Mario Monti: “Grazie al governo Berlusconi”

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 13:49 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – “Il governo precedente ha fatto molto in termini di riforme strutturali. Ma ora l’Italia dovrà fare di più”. Mario Monti torna a parlare del suo predecessore Silvio Berlusconi e lo fa con queste parole nel corso di un convegno a Palazzo Vecchio di Firenze sullo “Stato dell’Unione”. Il premier ha parlato anche delle riforme necessarie per il Paese e si è augurato che dopo l’approvazione del Parlamento si possa realizzare rapidamente la riforma strutturale del lavoro.

Tema su cui è tornata a parlare anche il ministro Elsa Fornero a Roma nel corso dell’assemblea di Confcooperative: “L’aumento del costo del lavoro per le imprese derivante dal ddl di riforma – ha detto – non è una buona ragione per fare le barricate”. Poi un’autocritica sui più deboli: “Il Paese – ha precisato – ha creduto che fosse necessario il rigore e ha sperato che il rigore fosse compensato subito da una crescita e da una vitalità economica, che non c’è stata. Sotto quest’ultimo profilo, siamo forse in ritardo e ammetto una mia qualche responsabilità”.

IL DEBITO – Proprio sul debito pubblico e quel rapporto deficit/Pil al 120%, Monti ha spiegato: “Mi piacerebbe vivere in un Paese che avesse usato quel deficit per fare infrastrutture, invece che disperderlo nel consumo pubblico attuale – ha precisato – ma il Fiscal compact di questo non si occupa, dobbiamo lavorarci: è necessario avere criteri rigidi per distinguere tra investimenti pubblici ammissibili e no”. Poi il premier si è lasciato scappare una battuta sul peso del suo lavoro a capo del governo: “Sono più lunghi 6 mesi trascorsi a Palazzo Chigi rispetto ai 10 anni che ho passato alla Commissione europea”.

IL CONTRIBUTO – “Sono convinto che l’Italia darà un ottimo contributo sul futuro dell’Ue” ha detto Monti e in particolare per rilanciare la crescita. “C’è la volontà dell’Italia – ha spiegato – di attenersi a un comportamento rigido sulla disciplina di bilancio per trovare il modo per favorire uno sviluppo sostenibile e accettabile”.

LE PROTESTE – Mentre Monti parlava a Firenze, una trentina di esponenti della Lega Nord ha organizzato un presidio nella centralissima piazza della Signoria, per protestare contro la presenza in città del presidente. I leghisti hanno esposto alcuni striscioni con scritto “Assassini di Stato, Governo Monti = macelleria sociale”.