Mozione Pd-Udc-Fli a sostegno del governo per il vertice Ue. Pdl non firma

Pubblicato il 27 Giugno 2012 - 14:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 27 GIU –  Pd, Udc e Fli di firmano una mozione di sostegno all’azione del governo in vista del vertice europeo. Il Pdl invece non la firma. “Fin dall’inizio abbiamo pensato che in un passaggio così cruciale fosse necessaria una mozione unitaria, massimamente nella proiezione europea del paese”, ha detto Benedetto della Vedova di Fli che aggiunge: in ogni caso “voteremo convintamente la mozione del Pdl che ha un contenuto compatibile”.

Nella mozione Fli-Udc-Pd di dice sì al piano di crescita da 130 miliardi e sostegno per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, per lo scomputo dei cofinanziamenti per lo sviluppo dal calcolo della spesa pubblica, alle proposte Van Rompuy sull’unione economica, fiscale e bancaria. E poi la creazione di meccanismi che facciano da scudo ad eccessive oscillazioni degli spread e di forme di mutualizzazione del debito.

Nella mozione si impegna inoltre il governo ”a ribadire la necessita’ di un’Europa politica e federale, rilanciano la discussione sul futuro dell’Unione, avviando un nuovo percorso di integrazione politica che rilanci il processo costituente e di revisione dei trattati in occasione delle elezioni europee del 2014 e porti nel 2019 alla prima elezione del Parlamento degli Stati Uniti d’Europa”.

Quanto invece alle proposte contenute nel rapporto Van Rompuy si chiede di indicare un percorso a tappe ben scadenzate da avviare al prossimo vertice e concludere entro la fine dell’anno, sostenendo ” l’attribuzione dei poteri di vigilanza bancaria alla Bce, la rapida creazione di un fondo di sostegno e intervento diretti per la ricapitalizzazione del sistema bancario, con la possibilita’ di ricorrere al meccanismo europeo di stabilita’, l’ Esm, per affrontare crisi di tipo sistemico”.   Nello stesso contesto andrebbero rafforzate le proposte sull’Unione politica anche al fine di prevedere ”procedure di controllo e sorveglianza sui bilanci nazionali o la stessa creazione di un ministero del tesoro europeo”.