Mps, Monti: “Via i partiti dalle banche”. Bersani: “Via banchieri dai partiti”

Pubblicato il 31 Gennaio 2013 - 19:24| Aggiornato il 18 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Uno affonda con “via i partiti dalle banche”. L’altro para e contrattacca con “via i banchieri dai partiti”. Il caso Montepaschi accende ancora una volta lo scontro tra Mario Monti e Pier Luigi Bersani lasciando, per una volta, a Silvio Berlusconi il ruolo di spettatore (quasi) taciturno e comunque soddisfatto.

A pungere il Pd sul nervo scoperto Montepaschi è Monti che coglie l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa:  “Sono stato accusato di presiedere un governo di banchieri” quando invece “ho vietato le presenze incrociate nei consigli di amministrazione di banche e compagnie assicurative concorrenti”.

Provvedimento che, secondo il premier, è  “un passo concreto per arginare la commistione politica-finanza, che ho già definito una brutta bestia”.

Bersani non la prende bene e da Palermo, dove aprirà la campagna elettorale del Pd in una delle regioni decisive al Senato ribatte: ”I partiti fuori dalle banche? Sono d’accordo dieci volte. Io aggiungo: via i banchieri dai partiti”. Riferimento implicito a Corrado Passera che a lungo con Monti ha collaborato al progetto “salita in politica” salvo poi defilarsi.