Napolitano a La Sapienza di Roma: “Bisogna guardare al futuro”. Intanto studenti protestano contro i tagli alla ricerca

Pubblicato il 12 Ottobre 2009 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA

napolitano“Il volume della spesa pubblica ha ecceduto i limiti di un indebitamento normale e tollerabile e senza dubbio deve essere ricondotto sotto controllo”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un inciso del suo intervento all’università La Sapienza di Roma, dedicato al finanziamento pubblico della ricerca, che dovrebbe essere considerato una priorità rispetto ad altre spese.

“C’è un enorme difficoltà – ha continuato Napolitano – a modificare l’ordine delle voci della spesa pubblica che nel tempo si sono venute incorporando attraverso comportamenti pluridecennali. E’ quindi difficile introdurre priorità che modifichino quelle priorità che si sono sedimentate nella destinazione della spesa pubblica”.

In occasione della visita di Napolitano due dottorandi precari dell’università La Sapienza si sono calati con una corda giù dal tetto dell’edificio della facoltà di Lettere, rimanendo appesi per circa mezz’ora mentre ai loro piedi studenti e precari hanno gridato slogan contro il Governo e il ministro Gelmini.

Dallo stesso edificio, di cinque piani, che si trova accanto all’aula magna del rettorato, è stato calato uno striscione dalla scritta: “La ricerca è appesa a un filo. Non tagliate la corda”.

All’interno dell’aula magna, invece, alcuni studenti hanno esposto, in presenza del presidente Napolitano, cartelli dalla scritta: “La ricerca è in bilico, non tagliate la corda. La Gelmini non ci merita”.

“Abbiamo fatto questa azione di protesta – hanno detto i manifestanti – per cercare di comunicare e richiamare l’attenzione di Napolitano sulla crisi che l’università italiana sta attraversando. La crisi economica del sistema universitario, derivata dai tagli, non verrà sanata neppure nella prossima finanziaria”.