Pd, fronda di 30 anti-Vendola: “Lui no a primarie”. Bersani: “Spero si candidi”

Pubblicato il 19 Settembre 2012 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA
Nichi Vendola

ROMA – Se Nichi Vendola ancora non ha chiarito se parteciperà alle primarie del centrosinistra o meno, questa volta è parte del Pd a opporsi contro la sua candidatura, con una vera e propria fronda interna. Nello specifico è la componente popolare del Pd che si è letteralmente ribellata alla sua partecipazione alle primarie e si è lamentata con Pier Luigi Bersani, in una lettera aperta firmata da trenta parlamentari, guidati da Beppe Fioroni.

“Essendo primarie di coalizione – si legge nella lettera dei trenta del Pd – riteniamo che i partecipanti delle altre forze politiche debbano presentare un programma compatibile e integrabile con il nostro. Iniziative come quella referendaria abrogativa per leggi che possono essere sicuramente migliorate [il riferimento è al quesito sulle modifiche all’articolo 18, ndr], ma la cui abrogazione recherebbe nocumento al Paese, non sono di certo compatibili”.

“Le primarie – si legge ancora – rappresentano uno strumento di democrazia ma non possono inglobare tutto e il contrario di tutto e non possiamo permetterci l’immagine di una coalizione che nel muovere i primi passi, si presenti rissosa e conflittuale”.

Bersani però non coglie le lamentele dei popolari e anzi dice: “Spero che Vendola si candidi, deve essere un protagonista di questa vicenda”. Ad ogni modo, ha precisato, saranno i gruppi parlamentari, a maggioranza, a decidere, in caso di dissenso tra i partiti quale posizione debba prevalere una volta che il Pd dovesse avere responsabilità di governo. “La nostra carta di intenti -ricorda il segretario – fisserà dei punti precisi che sono di merito ma anche di metodo: prevede in caso di dissensi una cessione di sovranità, per cui si decide a maggioranza in una riunione congiunta dei gruppi. Non transigiamo su questo perché è un meccanismo di solidarietà della coalizione”.

Vendola al momento non reagisce, ma il governatore della Puglia in qualche modo affida la sua risposta a un’intervista a Sette, che uscirà venerdì: “Le primarie del Pd? Rischio di vincerle”.