Noemi, D’Addario, il Quirinale. I tre No di Berlusconi

Pubblicato il 5 Novembre 2009 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA

berlusconi fini schifani 4 novembreIl Berlusconi di giornata, annunciato e diffuso come al solito dalla premiata agenzia di dichiarazioni che fa capo a Bruno Vespa, stavolta è particolarmente ricco e loquace. Fornisce risposte, alcune scontate, altre un po’ meno. Comunque ufficiali.

Prima risposta: «Non ho mai avuto una relazione con la signorina Noemi, al riguardo si sono dette e scritte solo calunnie». Sarebbe stato sorprendente se il premier avesse detto altrimenti, non c’è “notizia” ma al riguardo, almeno fino a prova contraria, alla parola del capo del governo va dato credito.

Seconda risposta: «C’era una cena con molte persone organizzata dalle militanti dei club Forza Silvio e Meno male che Silvio c’è. Cena alla quale all’ultimo momento si infilarono Tarantini e due sue ospiti». È dunque questa la versione ufficiale sulla serata a Palazzo Grazioli, quella altrimenti raccontata da Patrizia D’Addario e, finora, da tutti quelli che vi hanno partecipato. Lo stesso Tarantini che pure ha sempre scagionato e difeso il premier dicendo che lui nulla sapeva del mestiere di escort della D’Addario, mai ha raccontato di essersi “imbucato” in una cena organizzata da altri. E che i club Forza Silvio e affini organizzino e dispongano di Palazzo Grazioli è assoluta novità. Insomma in questo caso la risposta fornita dal premier appare alquanto elusiva e abbastanza di comodo.

Terza risposta: «Sono in perfetta salute, a parte il torcicollo e la scarlattina. Lo dimostra la mia attività». Non è dato sapere come Vespa gli abbia formulato la domanda. Comunque la domanda vera non era e non è se Berlusconi sia in forma fisica, questo si vede. La domanda nasceva da una frase pubblica di Veronica lario che alludeva, neanche tanto alla lontana, a una marcata dipendenza del premier in materia sessuale, una sorta di ossessione compulsiva in tal senso. È probabile che Vespa, per pudore e prudenza, non abbia osato domandare tanto. La risposta comunque risulta tanto ovvia quanto monca: Berlusconi è in salute fisica. Ma non era questo il dubbio.

Quarta risposta: «Non ho mai pensato di candidarmi alla presidenza della Repubblica. Come molti ricorderanno ho indicato Gianni Letta come la scelta migliore». È vero che questo è un paese con scarsa e labile memoria pubblica, però Berlusconi ha indicato sì Gianni Letta ma più volte anche se stesso come possibile presidente. Quindi la risposta ora fornita a Vespa o è annuncio di mutate intenzioni ed aspirazioni, oppure è un passo indietro per farne due avanti. Comunque è possibile sia una risposta sincera, di certo, memoria consultata, non è veritiera.

Quinta risposta: «Non ho mai pensato di impiegare le risorse dei servizi segreti contro qualcuno. Solo menti distorte e disoneste possono pensarlo». E qui in effetti il premier è credibile: troppo compromissorio e in fondo inutile impiegare i cosiddetti “servizi” contro qualcuno. Alcune ricostruzioni in tal senso appaiono necessariamente condite da fantasie e presuppongono un mondo governato da tante “Spectre” l’una contro l’altra operanti. Se Berlusconi ha qualcuno sullo stomaco, non chiama i servizi segreti. Non è nel suo stile, nè nella sua cultura. Più semplice farlo sapere ai direttori dei suoi giornali e telegiornali.