Le 300 pagine di accuse già alla Camera. Il centrodestra ha un voto in più nella giunta

Pubblicato il 16 Gennaio 2011 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

Pierluigi Castagnetti (pd)

Gli atti dell’inchiesta della Procura di Milano che coinvolge il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sono arrivati alla Camera e sono stati ricevuti dal presidente Pd della giunta per le autorizzazioni, Pierluigi Castagnetti, intervistato dal Corriere della Sera.

Il plico degli inquirenti ”lo abbiamo ricevuto ma non l’ho aperto – afferma – . Non posso interrompere i miei impegni e precipitarmi a Montecitorio”. E fino a quando Castagnetti non deciderà di aprirlo, ”non può vederlo nessuno. Dopodiché deciderò quando metterlo a disposizione dei colleghi”, aggiunge. Quanto alla tempistica per l’esame di questi atti, Castagnetti fa sapere che la giunta è convocata per mercoledì ma per un’altra questione che riguarda sempre il premier. L’esame, quindi, potrebbe slittare ”alla seduta successiva ma l’attenzione su di noi è eccessiva – sottolinea il deputato del Pd – . Non credo che la richiesta indirizzata alla giunta possa essere decisiva a fini processuali”.

Nel plico inviato alla Camera dai magistrati di Milano c’è la copia del decreto firmato dai procuratori aggiunti Pietro Forno e Ilda Boccassini e dal pm Antonio Sangermano con cui si chiede di perquisire l’ufficio di Segrate di Giuseppe Spinelli, storico uomo di fiducia di Silvio Berlusconi per la gestione dalla cassa familiare. Riporta un articolo del Corriere della Sera a firma di Dino Martano, che il “piatto forte”  consisterebbe nella serie di intercettazioni telefoniche tra le ragazze che hanno frequentato la villa di Arcore.

Il plico è formato da 300 pagine e passa di allegati che da domani potranno essere visionati (ma non fotocopiati) dai 21 deputati della giunta per le autorizzazioni della Camera. Le carte sono state recapitate da due funzionari della polizia giudiziaria e, per prassi, prese in carico dagli uffici del segretario generale di Montecitorio, Ugo Zampetti, che dirige “«l’amministrazione interna della Camera” . La procedura (articolo 18 del regolamento) prevede che sia il presidente Gianfranco Fini — dopo un controllo formale degli atti, di solito limitato all’esame dell’indice dei fascicoli— a firmare la lettera con cui si trasmette l’intero plico alla giunta per le autorizzazioni presieduta da Pierluigi Castagnetti (Pd).

Castagnetti ha fatto sapere che sarà lui ad aprire il plico. Lo farà probabilmente già domani mattina insieme al funzionario della giunta per poi decidere quali saranno le modalità di consultazione delle carte. Donatella Ferranti (Pd) spera che “già dalla giornata di lunedì sia possibile visionare gli atti” mentre il collega Francesco Paolo Sisto prevede che prima di martedì non se ne faccia niente.

In giunta ci sono anche i finiani Giuseppe Consolo e Nino Lo Presti ma, stando agli ultimi conteggi, Lega e Pdl sono in maggioranza (11 voti) anche perché possono contare su Bruno Cesario e Vittorio Belcastro (gruppo misto, area filogovernativa). La giunta è comunque convocata per mercoledì: qui si comincerà a discutere del caso Ruby per dare comunicazione all’Assemblea nel termine previsto di 30 giorni.