Palazzo Chigi ai dipendenti: “A Natale vietato accettare regali costosi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Dicembre 2013 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA
Palazzo Chigi ai dipendenti: "A Natale vietato accettare regali costosi"

Palazzo Chigi ai dipendenti: “A Natale vietato accettare regali costosi”

ROMA – Austerity di Natale per i dipendenti di Palazzo Chigi. Si accettino solo regali da poco, non costosi.

A chiederlo in modo ufficiale è stato il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, che ha firmato una circolare per richiamare la necessità che i dipendenti della Presidenza si attengano scrupolosamente al “Codice di comportamento” in cui si vieta ai funzionari pubblici di ricevere doni se non di modico valore.

La nota con il codice di comportamento per i dipendenti:

 “Il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Garofoli – si legge nella nota – ha firmato una circolare volta a richiamare la necessità che i dipendenti della Presidenza si attengano scrupolosamente al ‘Codice di comportamento’ di recente approvato nella parte in cui vieta ai funzionari pubblici di rivedere doni”. “Nello specifico – si prosegue – in occasione dell’avvicinarsi delle festività natalizie, la Presidenza ha ritenuto di sottolineare quanto stabilito dall’articolo 4 dello stesso ‘codice’ che vieta ai funzionari pubblici di ricevere regali o altre utilità eccettuati quelli di modico valore”. “Lo stesso articolo – si legge ancora – precisa inoltre che i regali e le utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dovranno essere, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, messi immediatamente a disposizione dell’Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti ai fini istituzionali. In particolare essi dovranno essere consegnati al Dipartimento per le politiche di gestione, promozione e sviluppo risorse umane e strumentali che, in base alla tipologia, provvederà alla successiva destinazione. Un richiamo che – come evoca la nota del Segretario Generale – è “quanto mai necessario interpretare ed applicare in senso particolarmente restrittivo con tutto il rigore imposto dalla delicatezza e difficoltà del momento”.