Pd: "Bene Monti, ora in patto crescita Tobin tax"

Pubblicato il 30 Aprile 2012 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 30 APR – ''Oggi la stampa parla di un 'Piano segreto' italo-tedesco che dovra' far tornare, dopo lunghi anni di assenza, l'Italia al centro delle decisioni europee. Siamo certamente molto soddisfati delle iniziative prese dal governo Monti, in particolare rispetto alla Germania. Il ministro Moavero ci aveva gia' informato nel question time di marzo presso la commissione politiche UE della Camera''. Lo afferma in una nota Sandro Gozi, responsabile politiche Ue del Pd.

''In particolare – aggiunge – e' molto importante l'impegno dei governi italiano e tedesco per un nuovo Patto per la Crescita e per altre iniziative politiche. La soddisfazione del Pd e' dovuta soprattutto al fatto che il governo sta dando seguito alla mozione Europa, che proprio su iniziativa del Pd, e' stata adottata a larga maggioranza da Camera e Senato in gennaio e in particolare alle disposizioni della mozione che impegnavano il governo ad accompagnare il Fiscal Compact con una dichiarazione politica sul rilancio politico dell'Unione europea e con iniziative specifiche di politica economica, come ad esempio gli eurobond''.

''Alcuni parlamentari italiani inoltre hanno gia' preso contatti con parlamentari tedeschi, proprio per stabilire un percorso parallelo di ratifiche del Fiscal Compact, del Meccanismo Europeo di Stabilita' e della modifica dell'art. 136 Tfue. E' molto importante l'evoluzione, rispetto a gennaio, della posizione negoziale del governo rispetto al bilancio UE 2014-2020 sulla quale abbiamo adottato una risoluzione che richiede esplicitamente di collegare in modo piu' diretto il nuovo bilancio agli obiettivi di crescita, competitivita' e occupazione europei''.

''In questo contesto – sottolinea – la nostra ratifica sara' accompagnata da un atto di indirizzo parlamentare che ribadira', aggiornandoli, gli impegni gia' assunti dal governo in gennaio e chiedera' che nel Patto per la Crescita siano inserite non solo nuove regole vincolanti per le riforme strutturali, ma anche nuovi strumenti di politica economica come la ricapitalizzazione della Bei, i project bond, nuove regole relative agli investimenti produttivi, gli eurobond e la tassa sulle transazioni finanziarie internazionali''. ''Dovremo poi ribadire il nostro impegno – conclude – a rilanciare il processo politico europeo, in vista di un avvio di un nuovo processo costituente in occasione delle elezioni europee del 2014''.