Veltroni: “Basta veleni, non sono io il Papa straniero del Pd”

Pubblicato il 20 Settembre 2010 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA

Walter Veltroni

”Basta parlare solo di nomi e di persone”, basta coi ”veleni inutili”. Così, in una lettera pubblicata oggi su Repubblica, l’ex segretario del Partito democratico Walter Veltroni spiega di non essere lui il ”Papa straniero”, ovvero un candidato premier del centrosinistra che non sia l’attuale segretario Bersani. ”Secondo i soliti anonimi bene informati – scrive Veltroni – in realtà il documento firmato da 75 parlamentari del Pd altro non sarebbe che un mio diabolico disegno per diventare il cosiddetto ‘Papa straniero”’.

”Io stesso vi ho fatto riferimento – prosegue – sostenendo che non si debba escludere, in caso di elezioni anticipate, di scegliere, come fu nel ’96, una persona della società civile che possa aggiungere apertura e consenso al centrosinistra. Tutto qui”. L’ex sindaco di Roma sottolinea che il primo obiettivo ”per tutti” è quello di ”far dimettere” Berlusconi ”al più presto”, per poi ”costruire una credibile alleanza riformista” che ”cambi radicalmente questo paese malato”.

Questo, chiarisce l’ex leader democratico, ”è il senso del documento, che nasce dalla preoccupazione che all’auspicato tramonto del berlusconismo non corrisponda l’alba, come sarebbe naturale in tutti i paese europei, di un nuovo ciclo, questa volta davvero riformista”. ”Ci sono già abbastanza candidati per primarie non fissate – aggiunge -, in vista di elezioni non convocate. Io non sarò tra questi”. ”Nel mio documento non c’è una parola che metta in discussione la leadership o invochi congressi. Dunque smettiamola di mettere in giro veleni inutili e abituiamoci all’ idea che ci sia chi vuole solo discutere di una oggettiva difficoltà non dopo le elezioni, per sacrificare poi un altro agnello, ma prima. Perché se è vero che in questa fase il berlusconismo è in difficoltà, è anche vero che il Pd, in un momento che dovrebbe essere favorevole, è al 24%. Chiedersi perché è un dovere”.

”Discutiamo e stiamo uniti – conclude Veltroni -. E’ questo il mio impegno. E la proposta di una iniziativa di tutti i dirigenti del Pd contro la ferita democratica della compravendita dei voti di Berlusconi va in questa direzione”.