Ponte su Stretto addio, ma anche no. Ammuina in Parlamento

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Settembre 2015 - 15:18| Aggiornato il 30 Settembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Ponte su Stretto di Messina, governo apre. Sel: Renzi lo sa?

Uno studio del Ponte sullo Stretto di Messina

ROMA – Ponte sullo Stretto di Messina addio, ma anche no. Piroette in Parlamento: non si vota una mozione che chiede il ribadire della sepoltura del progetto. Allora vuol dire che si riapre l’idea? Neanche perché non passa una mozione che dice: ripensiamoci, lasciamo aperta la possibilità di farlo. Sel si insospettisce, il governo fa un po’ il pesce in barile ed è quindi “ammuina” intorno al fantasma del ponte.

Il governo non disdegna l’idea di riaprire il vecchio cavallo di battaglia di Berlusconi che, a quanto pare, accontenterebbe l’alleato di governo Alfano. Non proprio, anche se non è sfuggita in Aula la presa di posizione di Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture, e quindi voce del governo:

Il governo è disposto a “valutare l’opportunità di una riconsiderazione del progetto del Ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, quale possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del mezzogiorno”, ha detto De Caro intervenendo in Aula alla Camera, in riferimento ad una mozione di Area popolare sulla Salerno-Reggio Calabria.

Ma voce, e più grossa, del governo è anche quella del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, uomo molto vicino a Renzi: “Sul mio tavolo non c’è alcun dossier sul Ponte nello Stretto, se arriveranno proposte le valuteremo”. Traduzione: non se ne parla, quindi non vale la pena litigarci sopra.

Ma ovviamente l’opposizione una bella litigata sul Ponte non ci rinuncia e dà una lettura precisa dell’ “affaire Ponte sullo Stretto”, come si legge in questo comunicato dei deputati M5S:

“Smentendo lo stesso ministro delle Infrastrutture Delrio oggi il governo cambia idea e, subendo l’eterna campagna elettorale di Alfano, in Aula ha appena affermato di voler riconsiderare il progetto del Ponte sullo Stretto. Ma come: non era il governo della manutenzione e non delle grandi opere? Del mettere prima in sicurezza? Contrariamente a ogni considerazione razionale e logica ritorna in auge un progetto inutile e dispendioso, voluto dal ministro Alfano che – a questo punto è chiaro – detta l’agenda del governo”.  È il commento dei deputati delle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera del M5S che spiegano: “Noi diciamo no a un’opera inutile: prima di passare lo Stretto e considerare un’opera faraonica come il Ponte un’infrastruttura ferroviaria, bisognerebbe poterci arrivare in sicurezza, a Reggio Calabria, e viaggiare con altrettanto sicurezza in Sicilia. Dove ci sono strade che crollano, ponti che si sbriciolano, e treni regionali inesistenti”.