Presentazione del libro di Franco Freda: il Campidoglio ci ripensa

Pubblicato il 28 Aprile 2012 - 19:22| Aggiornato il 29 Aprile 2012 OLTRE 6 MESI FA

Franco Freda

ROMA –  “Il patrocinio che è stato richiesto all’assessorato delle Politiche Culturali non conteneva alcun riferimento a Franco Freda”. Si giustifica così l’assessore alle Politiche Culturali di Roma Capitale, Dino Gasperini, dopo le polemiche per il patrocinio del Campidoglio alla presentazione di un libro edito dall’editore nero  implicato in diversi processi per le stragi, in particolare quello di Piazza Fontana.

“La richiesta inoltrata agli uffici – spiega Gasperini, dopo che Alemanno ha annunciato che il patrocinio e l’autorizzazione a ospitare l’iniziativa proprio in Campidoglio verranno ritirati – riguardava la presentazione del libro di Friedrich Nietzsche: “Così parlò Zaratustra” e il nome di Franco Freda non figurava in nessun modo nemmeno nella lista degli ospiti dell’evento. E’ evidente che gli uffici non hanno controllato il riferimento della casa editrice. Se ci fosse stata anche la minima indicazione esplicita a Freda, a proposito della presentazione del libro di Nietzsche, chiaramente a tale iniziativa non sarebbe mai stato concesso alcun patrocinio, autorizzazione che abbiamo comunque provveduto immediatamente a revocare”.

Secondo il Pd che con l’ex sindaco Veltroni aveva fatto notare dell’invito a Freda, Alemanno, è stato beccato con il ‘sorcio in bocca’ ed è stato costretto a ritirare frettolosamente il patrocinio e la sede offerta per la presentazione del libro di Nietzsche. In una nota Marco Miccoli, segretario del Pd Roma spiega: “Purtroppo da quando c’è Alemanno il Campidoglio è diventato la casa dei fascisti, come dimostrano le migliaia di assunzioni eseguite durante lo scandalo parentopoli ottenute da ex terroristi di destra. O come dimostrano anche gli 11,8 milioni di euro che il Campidoglio di Alemanno sta investendo per acquistare la sede di Casapound. Dopo aver ritirato il patrocinio al nazifascista Freda, speriamo che ora Alemanno ritiri anche la costosissima delibera per i ‘fascisti del nuovo millennio’ di Casapound”.