Candidati Pd su Youdem: Franceschini-Bersani “Chi ha più voti è segretario”, Marino: “No, rispettiamo le regole”

Pubblicato il 16 Ottobre 2009 - 18:18 OLTRE 6 MESI FA

Il valore del voto diventa motivo di scontro tra i tre candidati in lizza alla segreteria del Pd. Sul canale tv web “Youdem” è andato in onda lo scontro davanti alle telecamere.

Franceschini e Bersani abbracciano la proposta di Scalfari di un patto politico per garantire che chi prende più voti diventa segretario. Marino non ci sta al cambio delle regole in corsa e insiste sul ballottaggio se nessuno dei tre raggiunge il 50%.

L’attuale segretario ha assicurato che non toglierà «mai ai cittadini il diritto di scegliere il segretario. Chi il 25 ottobre prenderà un voto in più degli altri diventerà segretario e avrà il sostegno leale di tutti gli altri. Ce lo aveva chiesto Marino con una lettera il 5 ottobre, spero non abbia cambiato idea e accetti questo principio trasparente».

Alle urne saranno proprio i tesserati democratici a esprimere la loro preferenza e il 25 ottobre la matassa verrà sciolta. «Le primarie sono un’esperienza preziosa che si collega al lavoro degli iscritti. I cittadini decideranno perchè ci sia l’affermazione di uno di noi in prima battuta. Altrimenti c’è il ballottaggio, quelle sono le regole, che vanno rispettate. Poi però c’è la politica. Ma vedrete che i cittadini risolveranno da loro», ha detto Pierluigi Bersani.

Ignazio Marino invece sembra volere essere fedele alle regole stabilite: «Ho un’idea diversa, le regole non si cambiano in corsa. Se si volevano cambiare le regole, non si fa davanti a un caffè, si poteva proporre domenica al congresso degli iscritti. L’idea quindi, dopo un consulto con la mia base, è di rispettare le regole fino in fondo. Non voglio essere l’ago della bilancia, come mi accusate di pensare, lo dite perchè siete intrisi di un antico modo di far politica mentre io voglio correre per portare le mie idee e fare un confronto veramente politico».

Nel duello tv i tre presentano le loro strategie per cambiare il partito e la situazione politica. Franceschini dice: «Se sarò rieletto segretario mi impegno a fare una opposizione più ferma e intransigente e mi metterò di traverso con tutte le mie forze per evitare una nuova nuova stagione di inciuci, sorrisi e pacche sulle spalle. Non si può fare accordi con chi «calpesta le regole, il Parlamento, gli organi di garanzia».

Bersani rilancia: «Il più grande anti-berlusconiano è chi lo manda a casa» e per farlo serve «una grande alleanza». Il tema della laicità resta centrale per Marino: «Se non credi nell’uguaglianza delle persone non puoi stare nel Pd e perchè quelli che non si sentono laici dentro il cuore a questo giro non li lasciamo a casa? La Binetti doveva essere lasciata a casa due anni fa».