Tempo di primarie del Pd a Milano: i 4 nomi per sfidare la Moratti

Pubblicato il 13 Novembre 2010 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA

Per evitare agli elettori il supplizio delle code al freddo, rispetto al passato ci saranno meno gazebo, diventati ormai il simbolo delle primarie del centrosinistra, ma il nome del candidato sindaco che a primavera sfiderà Letizia Moratti uscirà comunque dai 128 seggi allestiti domenica in tutti i quartieri della città. Sulla carta la partita è a quattro e vede affrontarsi l’architetto Stefano Boeri, il costituzionalista Valerio Onida, l’avvocato Giuliano Pisapia e l’outsider ambientalista Michele Sacerdoti. Tutti candidati della società civile sui quali però i partiti non hanno rinunciato a esprimere preferenze o veri e propri endorsement, tanto da scatenare le ire dell’indipendente Onida contro il Pd per la mancata par condicio.

A poche ore dal voto però, come hanno confermato da subito anche tutti i sondaggi spesso usati come armi politiche improprie, la vera sfida di domenica sarà tra Stefano Boeri e Giuliano Pisapia, impegnati fino all’ultimo minuto in una caccia ai tanti elettori ancora indecisi. L’avvocato, già parlamentare indipendente del Prc, è stato il primo lo scorso luglio a scendere in campo e rivendica a sè il merito di aver costretto il centrosinistra a organizzare le primarie. Pisapia ha promesso una ”Milano più accogliente e generosa”, attenta ai diritti dei migranti e dei lavoratori colpiti dalla crisi; si è battuto per l’istituzione di un registro comunale delle coppie di fatto e ha portato in città a fare campagna per lui il leader di Sel Nichi Vendola e il comico Paolo Rossi.

Ecco la presentazione dei 4 candidati.

Anche se rifiuta l’appellativo di ”archistar”, Stefano Boeri prima di candidarsi alle primarie del centrosinistra di Milano, era noto in città soprattutto come progettista. Figlio di Renato e Cini Boeri, lui illustre neurologo lei celebrata designer, Stefano, 54 anni, nella sua carriera di architetto, ha firmato, tra l’altro, i grattacieli verdi del Bosco Verticale, la nuova sede di Rcs e il progetto dell’Expo 2015. Ma si è dedicato anche all’ attività editoriale (direttore di Abitare) e accademica (cattedra al Politecnico). Per la sua candidatura civica ha scelto come slogan ”Cambiamo città. Restiamo a Milano”. Nella sua corsa ha ricevuto il sostegno del Pd e dei Verdi. Sposato, due figli, Boeri ha annunciato che se sarà eletto sindaco abbandonerà la professione che in questi anni lo ha visto lavorare in alcune delle più importati trasformazioni urbanistiche della città e a collaborare anche con l’amministrazione di Letizia Moratti.

Fiero per essere in corsa alle primarie senza il sostegno di alcun partito, Valerio Onida si è candidato a sindaco di Milano su impulso del comitato ‘Milano riparte’, espressione del mondo delle professioni e della borghesia illuminata della città. Padre di cinque figli e nonno di cinque nipoti, con i suoi 74 anni Onida è insieme il candidato più anziano e più autorevole della competizione del 14 novembre. Avvocato amministrativo e docente universitario di diritto, Onida è stato per un decennio giudice costituzionale e dal 2004 al 2005 è stato il presidente della Consulta. La partecipazione civica è stata la parola d’ordine della sua campagna alle primarie, che lo ha anche visto protagonista di una dura polemica contro il Pd per la mancata par condicio a tutti i candidati. Lo slogan dei suoi sostenitori per il 14 novembre e’ ”Con Onida anch’io saro’ sindaco”.

Diventato avvocato sulle orme del padre, l’illustre penalista Giandomenico, Giuliano Pisapia, lo scorso luglio è stato il primo a candidarsi a sindaco di Milano chiedendo al centrosinistra di organizzare le primarie quando ancora non c’erano altri sfidanti in campo. Pisapia, 61 anni, convivente, è stato deputato per due legislature dal 1996 al 2006, eletto come candidato indipendente del Prc. Nelle aule di tribunale ha conquistato grande fama come legale di parte civile di Carlo De Benedetti nei processi Sme, e come difensore del leader curdo Abdullah Ocalan, durante il suo soggiorno in Italia, e della famiglia di Carlo Giuliano, il giovane ucciso nel 2001 al G8 di Genova. Per sostenere la sua campagna alle primarie, sono arrivati a Milano il leader di Sel Nichi Vendola e il comico Paolo Rossi. In vista dell’appuntamento del 14 novembre Pisapia si è affidato allo slogan: ”La prima vera scelta per cambiare Milano”.

Si è mosso solo in bicicletta o in autobus e tram e ha usato poca carta, possibilmente riciclata, seguendo la scelta di una campagna elettorale low cost e il più verde possibile. Michele Sacerdoti, 60 anni, ambientalista, è l’outsider delle primarie del centrosinistra a Milano. I sondaggi lo danno infatti in netto svantaggio rispetto agli tre candidati. Da 20 anni Sacerdoti lavora con i comitati e i singoli cittadini cercando le soluzioni ai problemi della città. Negli anni ’90 è stato consigliere di zona per i Verdi e nel 2006 ha cercato invano di raccogliere le firme necessarie per partecipare alle primarie dell’Unione per la scelta del candidato sindaco di Milano. Questa volta è partito per tempo: ”Amo questa citta’ – spiega – con passione in tutte le sue componenti: le persone di tutte le etnie e credenze del mondo che vi abitano, i palazzi, gli spazi aperti, le piante, gli animali”.