Primarie Pd: quasi due milioni di cittadini al voto. Affluenza superiore rispetto al 2007

Pubblicato il 25 Ottobre 2009 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

Alle 17.30 hanno votato alle primarie del Pd quasi 2 milioni di persone. Lo ha annunciato Maurizio Migliavacca nel corso di una conferenza stampa. «Per la precisione hanno votato 1.962.397 persone», ha spiegato. Le regioni che hanno votato di più, ha elencato, «sono state l’Emila Romagna con 300mila votanti, la Lombardia con 250mila e il Lazio con 200mila votanti».

Le operazioni di voto andranno avanti fino alle 20. La sfida è tra il segretario uscente, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani, in vantaggio nella consultazione fra gli iscritti, e Ignazio Marino. I risultati ufficiosi sono attesi in tarda serata. Per il voto gli elettori devono munirsi di documento di identità e scheda elettorale. Possono votare anche i sedicenni, che devono presentarsi al seggio con la carta di identità, e gli stranieri che hanno il permesso di soggiorno.I seggi, circa 10 mila, sono allestiti in tutta Italia in circoli del Pd, gazebi e strutture scelte dal Pd per la circostanza.

Intanto anche Nanni Moretti si è aggiunto alla lista di vip e intellettuali che si schierano. «Alle primarie voto Franceschini, non dico altro» annuncia il regista, intervistato da Sky Tg24. «Sono un elettore del Pd e un tifoso delle primarie, quindi andrò a votare». «Grazie Nanni! – è il commento di Franceschini – Prometto, dirò qualcosa di sinistra…».

Se c’è stato un ‘effetto Marrazzo’, questo ha pesato nei circa 650 seggi aperti a Roma e nel Lazio, dove, in controtendenza rispetto al dato nazionale, l’affluenza sarebbe inferiore del 30% rispetto a due anni fa.

«Voglio ringraziare – ha detto Franceschini – tutte le persone che stanno votando alle primarie. So che c’è tanta gente perbene che si sta recando alle urne per esprimere il proprio voto. È una grande festa della democrazia, a prescindere da chi stiano votando». Ignazio Marino è entusiasta del dato della mattinata (cioè 876.570 i cittadini che hanno votato fino alle 11.30. «È il 20% in più del 2007, quando alla stessa ora avevano votato circa 600 mila persone. Un dato che dimostra il desiderio di cambiamento degli italiani».

Pier Luigi Bersani ritiene che le primarie «abbiano risvegliato la nostra gente e consolidato la convinzione che noi siamo la normalità». «In tutti i Paesi democratici infatti – rileva – ci sono partiti che discutono, in trasparenza, sul proprio futuro e sui propri vertici; solo noi abbiamo un partito con un padrone, ma è quella l’eccezione, noi siamo la regola. Non facciamo i congressi per risolvere le nostre ‘beghe’, ma perché pensiamo che nei partiti deve regnare la democrazia».