Processo Ruby, inviata di Al Jazeera: “Il difficile da raccontare agli arabi? Cos’è il bunga bunga”

Pubblicato il 6 Aprile 2011 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – E’ tra le centinaia di troupe straniere presenti davanti al Palazzo di Giustizia di Milano per la prima udienza del processo Ruby: Barbara Serra è il volto di Al Jazeera English, il network arabo che ha inviato la sua cronista di punta a raccontare cosa succede in Italia.

”E’ un po’ difficile – esordisce Barbara Serra – raccontare all’estero i dettagli giudiziari di questa storia e soprattutto il vostro sistema giudiziario. Ma questa vicenda dal punto di vista giornalistico è oro colato: ci sono il sesso, i soldi, il potere e poi accade tutto in Italia, se fosse successo in Germania non so se avrebbe destato lo stesso interesse”. La giornalista di Al Jazeera, che di recente conduce anche una trasmissione su Raitre, ‘Cosmo’, ha raccontato i nove minuti di udienza (il conteggio dei minuti per altri è di 5 minuti, per altri pochi secondi, meno di dieci) del processo Ruby ma confessa che ancora oggi nessuno ha avuto il coraggio di chiederle che cos’è il bunga bunga.

”L’Italia – spiega Barbara Serra – è in una posizione molto delicata anche per le recenti crisi mediorientali e perciò interessa ad Al Jazeera. Berlusconi dovrebbe dimettersi? Non so, posso solo dire che in Inghilterra questa situazione non sarebbe successa, chi non si dimette mai, come si e’ visto, sono i leader dei paesi del nord Africa”. E quando gli si chiede se questa storia all’estero ha un impatto negativo per il nostro paese Barbara Serra risponde: ”Ciò che colpisce all’estero è l’impatto di queste notizie, la headline, e ”questa headline a mio giudizio può molto danneggiare il paese”.