Profumo:”Monti a casa sull’anti-corruzione? Non è un bel segnale”

Pubblicato il 10 Giugno 2012 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Non sarebbe un bel segnale se il Governo andasse a casa su un tema come quello dell'anticorruzione. Bisognerebbe poi spiegarlo agli elettori futuri''. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, commentando su Sky tg 24, quanto affermato dal ministro Severino secondo la quale o passa il ddl anticorruzione o l'Esecutivo va a casa.

Profumo ha comunque aggiunto che il Governo non ha timore di andare a casa. Alla base della scelta dei nuovi vertici Rai ''ci sono state alcune specifiche delle persone, poi sono stati individuati i nomi''. Lo detto, intervistato da Maria Latella, il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo spiegando che questi elementi sono ''la professionalita', l'esperienza, l'indipendenza e l'aver gestito sistemi complessi''.

Quanto al ruolo della Rai, il ministro ha detto di credere ''in un sistema pubblico multimedia''. ''Oggi la tv pubblica dovrebbe fare – ha spiegato – quello che fece il maestro Manzi nel passato: allora fu importante portare la scuola a tutti, oggi credo che di debba portare a tutti l'idea di Europa, partendo dalla scuola''.

Commentando, infine, alcuni programmi, il ministro ha aggiunto che sarebbe opportuno ''evitare di dare una rappresentazione dei giovani che non e' quella reale. I giovani – ha concluso – sono molto meglio di come vengono descritti, sono impegnati, capaci, pur in un momento di grande difficolta'''. Sul merito ''si deve fare un'operazione di tipo culturale''. Lo ha sottolineato il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo facendo notare come in Italia ci sia, invece, una ''cultura della cooptazione''.

''Quello di cui non abbiamo ancora realizzato l'importanza – ha detto intervistato su Sky Tg24 – e' che la dimensione europea comporta necessariamente la valorizzazione della capacita' delle persone, del loro impegno e una valutazione corretta dei risultati ottenuti. Credo che sia un problema culturale profondo che il nostro Paese deve porsi''.

Il ministro ha quindi assicurato che ''ci sono moltissimi insegnanti, studenti, genitori che in realta' chiedono la valorizzazione delle loro capacita e del loro impegno''. ''C'e' una comunita' di grandissimo valore che non ha assolutamente paura – ha aggiunto – se viene valorizzata per le sue capacita' e i suoi meriti''.