Puglia: inchiesta su bond giunta Fitto, procura sequestra rata da 30 milioni

Pubblicato il 3 Febbraio 2010 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA

La guardia di finanza ha sequestrato la rata di un bond in scadenza al 6 febbraio, del valore 30 milioni di euro, nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura di Bari sui prodotti derivati sottoscritti dalla Regione Puglia per ristrutturare il debito sanitario. La Regione Puglia aveva concordato con la Merrill Lynch International di ristrutturare il debito tramite il collocamento, nel 2003-2004, sul mercato internazionale di obbligazioni regionali (bond) per 870 milioni di euro.

I rappresentanti degli istituti bancari sono accusati di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico per violazione degli obblighi di comportarsi con diligenza, correttezza e professionalità, nonché di informare compiutamente il cliente sulle operazioni finanziarie proposte.

In particolare, la finanza ha attestato una falsa convenienza economica dell’operazione finanziaria che a oggi ha prodotto un danno alla Regione, rispetto a un analogo finanziamento della Cassa depositi e prestiti, di circa 70 milioni euro. Venivano anche taciuti i costi occulti dell’operazione che ha comportato un danno per l’Ente di circa 24 milioni di euro.

Per il rappresentante della Merrill Lynch, Daniele Borrega, è stata disposta le misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività di promotore finanziario e il divieto di ricoprire uffici direttivi e di rappresentanza di istituti bancari e/o di imprese di promozione finanziaria per due mesi.

Per Merrill Lynch è stata richiesta la misura interdittiva del divieto di stipulare contratti con la pubblica amministrazione per due anni. Agli Istituti bancari, Merrill Lynch international con sede estera a Londra e sede legale italiana a Milano e Dexia-Crediop Spa, con sede legale a Roma, sono stati contestati gli illeciti amministrativi (legge 231/2001) per non aver adottato e attuato modelli organizzativi idonei a prevenire il verificarsi dei reati.

L’operazione prevedeva la stipula di un “interest rate swap” con il duplice effetto di trasformare le emissioni obbligazionarie della Regione da un tasso variabile a un tasso fisso, e il rimborso del capitale da modalità bullet (cioè rimborso in unica soluzione a scadenza) ad amortizing (restituzione della quota capitale a quote costanti).

Le quote capitale vengono versate in un conto indisponibile per la Regione (sinking fund) detenuto all’estero e il capitale viene investito a discrezione di Merrill Lynch in un paniere di titoli concordato. Il rendimento prodotto dal sinking fund va a Merrill Lynch (salvo rischio default del titolo che grava sulla Regione) che dovrà restituire entro febbraio 2023 il capitale versato dalla Regione Puglia, pari a 870 milioni di euro. Per la restituzione del capitale è stata stipulata una garanzia con una società controllata di Merrill Lynch (M.L.& co Inc.) con sede a Delaware, negli Stati Uniti.

I contratti stipulati erano in inglese, lingua non conosciuta dai rappresentanti regionali, e “senza una traduzione italiana giurata”. Merryll Lynch, secondo quanto accertato dalla Gdf, ha consigliato alla Regione Puglia e all’assessorato al Bilancio di farsi assistere da studi legali di comprovata fama internazionale omettendo di comunicare che gli stessi avevano con essa rapporti professionali duraturi.

Sugli esiti delle indagini è stata informata la Banca d’Italia che ha fornito la collaborazione sul piano tecnico richiesta dall’Autorità giudiziaria. La Regione Puglia continuerà a pagare gli interessi ai bondisti e il provvedimento di sequestro “non inciderà – sottolineano gli inquirenti – sulla restituzione del capitale alla scadenza ai sottoscrittori”.

Il Giudice per le indagini preliminari ha fissato l’udienza al 10 marzo.