Quote latte, l’allarme di Galan: “560 aziende rischiano di chiudere”

Pubblicato il 27 Settembre 2010 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA

Ci sono 560 aziende che, a causa delle quote latte, “sono destinate a chiudere”. Lo ha detto il ministro per le Politiche Agricole Giancarlo Galan, spiegando che “sono aziende ‘fuori legge’, cioé non hanno aderito a nessuna rateizzazione e hanno continuato a produrre oltre il tetto di produzione. Questo è accertato”.

”Le cifre – ha spiegato il ministro – dimostrano che ero nel giusto: 39.500 produttori di latte italiani lavorano, sono in regola o si sono messi in regola. Poi come ho sempre detto sono non più di 129 coloro (che non avevano aderito alla prima rateizzazione del 2003) ma che hanno usufruito sia della cosiddetta ‘legge Zaia’, sia della norma inserita nella finanziaria: cioe’ la possibilità di spostare la rata del pagamento delle loro multe da giugno a dicembre 2010”.

Adesso, ha rilanciato Galan, ”la domanda che occorre porsi è: andiamo fino in fondo? Chiudiamo 560 aziende? La risposta ce la daremo, ma è chiaro che c’è un cambio di prospettiva”. Quanto all’attesa reazione della Commissione europea Galan ha voluto sottolineare: ”La risposta del commissario all’agricoltura Dacian Ciolos è evidente, ma io difenderò il mio Paese spiegando che con la norma in finanziaria abbiamo fatto un’operazione che presenta caratteri antieuropee ma che è anche molto limitata, ossia il valore di una rata prorogata di 6 mesi per circa 129 produttori. Quest’ultimi hanno accettato di pagare per mettersi in regola e di rinunciare a qualsiasi azione legale”.