Reggio Emilia, Gasparri: presentata interrogazione dopo dichiarazioni procuratore capo

Per il procuratore di Reggio Emilia anche dopo il processo Aemilia il territorio di Reggio continua a essere il centro di riferimento per il nord della criminalità organizzata.  Sono dichiarazioni gravi e sollevano interrogativi inquietanti, ha detto Gasparri che ha presentato una interrogazione parlamentare per fare chiarezza

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 5 Febbraio 2024 - 09:00

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Reggio Emilia, Gasparri: presentata interrogazione dopo le dichiarazioni del procuratore capo Calogero Gaetano Paci riportate il 24 gennaio dal quotidiano il Giornale e riferentesi all’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano   il 21 gennaio.

Il senatore Maurizio Gasparri ha fatto sapere:

“Ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno e al Ministro della Giustizia dopo le dichiarazioni, riportate su ‘Il Giornale’, del procuratore capo di Reggio Emilia, Calogero Gaetano Paci, che ha detto: ‘Reggio Emilia è la nuova capitale della ‘ndrangheta al Nord’. Facendo riferimento a ‘rapporti tra ‘ndrangheta e tessuto economico, professionale, sociale e politico-istituzionale reggiano ed emiliano che sembrano prefigurare la quiete prima della tempesta giudiziaria contro amministratori e imprenditori, diventati complici attraverso raffinate operazioni che aggirano l’Erario, creando ricchezza e consenso’, si legge.

Dichiarazioni gravi e che sollevano interrogativi inquietanti.

L’articolo menzionato poi riporta quanto affermato dal pentito Luigi Bonaventura, ex-rampollo di una delle più potenti cosche del Crotonese, il quale fa riferimento alla presenza in Emilia-Romagna ‘di due cosche distaccate’.

E si indica l’aumento allarmante di reati ambientali (+128% nel 2022 secondo Legambiente), che solleva interrogativi su ipotesi di rischio Terra dei fuochi che si allargherebbe non solo alla Calabria, ma anche a Lombardia, Piemonte e Liguria.

L ’articolo riporta, ancora, di operazioni finanziarie ‘sempre più sofisticate’ dietro le quali ci sarebbe il riciclaggio, reato che richiede tempi lunghi di indagine, come dimostrano quelle della Finanza e della nuova Dia del generale della Guardia di finanza Michele Carbone.

Ho sollevato la questione agli organi competenti per sapere se siano a conoscenza di questi fatti riportati nell’articoli di stampa e quali indagini siano state eventualmente svolte o siano in corso di svolgimento.

Quali iniziative intendano promuovere, nell’ambito delle proprie rispettive competenze, per fare chiarezza e se ritengano di valutare il rafforzamento del monitoraggio di misure antiriciclaggio”.