Regionali Campania: Stefano Caldoro nuovo presidente

Pubblicato il 30 Marzo 2010 - 08:43 OLTRE 6 MESI FA

Stefano Caldoro

Stefano Caldoro è il nuovo governatore della Campania. Il candidato del centrodestra vince con il 54,2% sullo sfidante Vincenzo De Luca che si attesta al 43 %. Caldoro strappa così di mano al centrosinistra la presidenza della Regione, dopo dieci anni di giunta Bassolino.

Il centrodestra è riuscito a convincere, puntando il tutto per tutto sulla crisi dei rifiuti e giocando sul disarmo del potere bassoliniano.

Caldoro, appoggiato dall’Udc, è anche riuscito a far dimenticare ai campani il “Casoria gate”, le liste con alcuni nomi “impresentabili”, la faida interna al Pdl, il caso del sottosegretario Nicola Cosentino, prima candidato e poi ritirato in fretta perché indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

I problemi della Regione sono: la sanità, la crisi dei rifiuti che raffiora, la crisi dei posti di lavoro a partire da quelli della Fiat di Pomigliano, gli ultimi fondi europei da spendere, il “cancro” della camorra e il turismo in perdita.

La metà del pil della Campania proviene dalle holding dei clan; i rifiuti sono tornati ad ammassarsi per le strade, la crisi è costata alla regione la più alta percentuale italiana di laureati in fuga e 20 mila posti di lavoro in 5 mesi.

La regione ha un disavanzo della sanità che è il secondo più alto in Italia, solo dopo il Lazio, pari a 6 milioni 919 mila euro. E la regione ha anche una delle “maglie nere” italiane per le liste d’attesa negli ospedali, oltre ad avere il livello di attrazione sanitaria più basso del Paese (meno 28,8%). Ovvero i pazienti campani sono quelli che più di tutti vanno a curarsi fuori regione perché non si fidano delle strutture sanitarie locali.

Sempre meno turisti, infine, visitano la Campania. Per mancanza di strutture ricettive, per mancanza di eventi e per l’alto tasso di criminalità. La regione negli ultimi anni ha subito un drastico calo di presenze scendendo agli ultimi posti della classifica nazionale.

Scheda della Regione. La Campania si è presentata alle elezioni regionali dopo dieci anni di Giunta di centrosinistra in mano ad Antonio Bassolino.

Nel centrosinitra la scelta di De Luca è stata sofferta. A lungo, infatti, il partito di Bersani ha cercato una soluzione unitaria che mettesse assieme i vari spezzoni della sinistra. Alla fine quella di De Luca è stata una scelta obbligata, anche se mal digerita da Idv e Sinistra, ecologia e libertà.

Più travagliata la scelta del candidato del centrodestra. Inizialmente si era scelto il sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino. Finito sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa, è stato sostituito dall’ex ministro Caldoro che ha ottenuto l’appoggio dell’Udc.

Nelle liste del Pdl è spuntato anche un nome “impresentabile”: Roberto Conte, condannato in primo grado a due anni e otto mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i ben informati sarebbe stato inserito in lista con un blitz notturno dall’ex candidato Cosentino.

Nelle liste fiancheggiatrici di Caldoro sono spuntate anche delle “veline”. Sono Giovanna del Giudice, ex meteorina di Emilio Fede, Francesca Pascale, fondatrice del club “Silvio ci manchi” nonché ex velina di Telecafone ed Emanuela Romano. Di quest’ultima, in particolare, le cronache ricordano le gesta del padre che, deluso per l’esclusione della figlia dalle elezioni europee, tentò di darsi fuoco di fronte palazzo Grazioli, la residenza romana del premier.