La Regione Sicilia taglia 2.400 posti… per evitare nuove assunzioni

Pubblicato il 5 Settembre 2012 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA

Raffaele Lombardo

PALERMO – Duemila e 400 posti in meno tra dipendenti e dirigenti nella dotazione organica della Regione siciliana. E’ uno degli effetti della spending review elaborata dall’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao e approvata dal governo di Raffaele Lombardo in via amministrativa, dopo che il disegno di legge era finito in un binario morto all’Assemblea regionale siciliana.

La riduzione del numero di personale è contenuta nel provvedimento, la cui parte relativa all’organico è stata concertata con i sindacati dei regionali. La sforbiciata riguarda 600 dirigenti (da 2.400 a 1.800) e 1.800 dipendenti (da 15.600 a 13.800). La manovra non comporterà una immediata ed effettiva riduzione del personale (allinea numero sulla carta a quello in attività) ma evita eventuali assunzioni che potevano essere autorizzate tenendo conto della precedente dotazione.

Il provvedimento sulla spending review, invece, incide su benefit e indennità accessorie, che, secondo i calcoli dell’assessorato alla Funzione pubblica guidato da Nicola Vernuccio, consentirà un risparmio immediato, cioè entro fine anno, di 50 milioni di euro. Inoltre, è prevista la deroga alla legge Fornero per consentire a 1.500 dipendenti regionali di andare in pensione entro il 2014 senza i paletti di anzianità fissati dalla riforma e con una minora spesa per la Regione di circa 50 milioni.

”Su questo punto – chiarisce Vernuccio – sarà necessario elaborare un apposito disegno di legge”. Per i 700 precari della Regione la prospettiva è quella di un eventuale concorso pubblico. Viene introdotto il buono pasto per i regionali, pari a 7 euro netti, al posto della vecchia indennità, voce inserita in busta paga, pari a 10 euro lorde. Per le casse della Regione questo intervento comportera’ un risparmio stimato in 2-3 milioni di euro, a fronte degli 8 attuali. Per i dipendenti si tratta di un miglioramento del trattamento.