Riforma della giustizia, la maggioranza stringe i tempi: la prossima settimana sarà in Cdm

Pubblicato il 2 Marzo 2011 - 19:29 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Credo proprio di sì ”. Così il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, risponde ai cronisti che al termine della consulta giustizia del Pdl gli chiedono se la riforma costituzionale da lui appena illustrata andrà la prossima settimana in Consiglio dei Ministri. Il Guardasigilli ha inoltre precisato che nella sua relazione non si è fatto cenno a modifiche alla Corte costituzionale, e che resterà l’obbligatorietà dell’azione penale seppure ”ci sarà un intervento con legge ordinaria per regolamentarne le modalità”.

“Giovedì in Consiglio dei Ministri – ha detto Alfano – darò comunicazione sugli aggiornamenti” al testo di riforma costituzionale in cantiere e ”credo che domani verrà indicata la data del Consiglio dei Ministri straordinario” per approvare la riforma della giustizia. Tre i punti su cui il Guardasigilli ha dato chiarimenti: l’obbligatorietà dell’azione penale resterà (”non c’è alcuna possibilità che l’articolo 112 della Costituzione sia cancellato”) anche se – sottolinea Alfano – ”stiamo valutando se intervenire con legge ordinaria per regolamentarne le modalità ”; il Csm sarà diviso in due (uno dei giudici e l’altro dei pm), e a presiedere quello requirente non sarà il ministro della Giustizia, ma si stanno valutando una serie di possibilità inclusa la presidenza affidata al Procuratore generale della Cassazione.

Su tale punto il Guardasigilli ha sottolineato che ”ci sono diverse ipotesi in campo e tutte hanno la loro cittadinanza. Stiamo lavorando su questo che non è un problema ma un punto importante di equilibrio del sistema che si deve basare sulla parità tra accusa e difesa”. Infine, il Guardasigilli ha chiarito un terzo punto e cioè che di possibili interventi sulla Corte costituzionale o su eventuali maggioranze qualificate per abrogare una legge ”non se ne è parlato e non faceva parte della mia relazione”.