Roma, Alemanno-Marino: battaglia sui voti dei cattolici

Pubblicato il 3 Giugno 2013 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA
Senato/ Sì a dimissioni Marino con 179 sì, contrari 67

Ignazio Marino (Foto Lapresse)

ROMA – I valori e i voti cattolici infiammano gli ultimi giorni di campagna elettorale per il Campidoglio. Gianni Alemanno attacca Ignazio Marino e il centrodestra gli dà manforte nel tentativo di convincere l’elettorato cattolico a sostenere il sindaco uscente e rimontare lo svantaggio del primo turno. ”Marino non si degna di rispondere”, dice il sindaco ai quesiti di un gruppo di associazioni cattoliche che Avvenire, quotidiano della Conferenza episcopale, sollecitavano ai due candidati di Roma prese di posizione sui temi della famiglia, dell’educazione (scuole paritarie) e della vita.

”Marino si limita a dire che ha scritto un libro con un cardinale – aggiunge Alemanno -: benissimo ma questo non basta”. Il riferimento è a “Credere e conoscere”, uscito nel 2012, dialogo con il cardinale Carlo Maria Martini, scomparso pochi mesi dopo. Quello che serve, secondo Alemanno, ”sono risposte chiare perché, non solo la Roma cattolica, ma tutta la città vuole chiarezza su questi temi fondamentali”. Il chirurgo democratico, cattolico, ha sempre fatto dei temi etici un suo cavallo di battaglia, schierandosi su posizioni molto avanzate. Dopo la vittoria nelle primarie del centrosinistra, a inizio aprile, ricordò di aver fatto il chierichetto, lo scout e di aver frequentato scuole cattoliche, oltre al confronto sulla bioetica con Martini.

Lunedì ha ribadito di voler introdurre a Roma il registro delle unioni civili. Sulla fine della vita ha detto: ”Mi trovo assolutamente d’accordo con il catechismo della Chiesa cattolica”. E ha citato un articolo dello stesso che recita: ”’L’interruzione di procedure mediche straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’accanimento terapeutico. Non si vuole procurare così la morte: si accetta di non poterla impedire”. Sempre lunedì, commentando l’esito del referendum di Bologna sulle scuole cattoliche, ha affermato: ”Credo che l’investimento principale deve essere fatto nei confronti della scuola pubblica. Penso anche che in una città come Roma c’è un ruolo importante svolto da tante istituzioni e associazioni, molte delle quali cattoliche, che non può essere sottovalutato. Non immagino però che possano esserci altri oneri rispetto ad ora”.

Dal centrodestra però si moltiplicano le critiche. ”Le posizioni di Marino su famiglia e vita sono estreme e negative, e certamente non possono essere condivise dalla stragrande maggioranza dei cattolici che con Marino vedrebbero questi valori mortificati”, dice il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri del Pdl. Intanto Marino, dopo una mini gaffe calcistica che dava Klose con la maglia giallorossa, promette che presenterà parte della giunta prima del ballottaggio. E ribadisce: ”I partiti non mi influenzeranno, sceglierò in base a curriculum e merito”.