Roma, parentopoli al Comune. Alemanno dice basta: “Codice etico e commissione di controllo”

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 - 15:32 OLTRE 6 MESI FA

”Abbiamo tardato due anni” a creare una discontinuità rispetto al passato nella gestione delle aziende municipalizzate ”ora siamo chiamati a recuperare, ma garantisco che da gennaio ci sarà una svolta esemplare per Roma non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo”. E’ l’impegno che il sindaco di Roma Gianni Alemanno assume in seguito dopo le voci su una parentopoli all’interno delle aziende municipalizzate Ama e Atac. ”Oggi nasce una commissione per la definizione di nuove regole e criteri per le assunzioni in Campidoglio e nelle realtà controllate”, ha detto Alemanno nel corso di una conferenza stampa.

Una commissione presieduta da Francesco Verbaro, segretario generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e composta inoltre da Alberto Stancanelli, direttore del Collegio del controllo interno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Franco Massi, consigliere della Corte dei Conti, e Liborio Iudicello, segretario generale di Roma Capitale. Il 31 gennaio la commissione consegnerà i risultati del suo lavoro, che saranno poi sottoposti all’assemblea capitolina, insieme a due delibere sulla disciplina della trasparenza nei controlli e sulle normative sui distacchi del personale.

Tre sono i compiti che Alemanno affida alla commissione tecnica: ”Trovare le norme necessarie ad estendere a tutte le società del Comune la regola dei concorsi che vale nella pubblica amministrazione; individuare i criteri per rendere gli stessi concorsi il più trasparenti possibile; redigere un codice etico per impegnare chi abbia incarichi pubblici di consigliere, assessore o dirigente apicale a non far partecipare ai concorsi per le aziende municipalizzate i propri congiunti”.

Nell’individuazione di ”criteri inviolabili da qualsiasi intervento umano”, il sindaco ha detto di aver ricevuto la disponibilità del ministro Renato Brunetta a collaborare con il Campidoglio.