Bindi scarica Penati: “Non mi è mai piaciuto”

Pubblicato il 12 Settembre 2011 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Rosy Bindi, presidente del Partito democratico, ha dichiarato in un’intervista su “Il Riformista” che Filippo Penati non le è mai piaciuto, sottolineando che la sua affermazione è basata sui motivi politici e non etici.

La cattiva impressione della Bindi sull’ex fedelissimo di Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, è maturata “quando Pier Luigi gli affidò la responsabilità della sua mozione alle primarie. Non mi opposi a quella scelta, ma non la condividevo”.

Il motivo della mancata condivisione scaturisce dal comportamento politico di Penati, che per la Bindi “rappresenta quella sinistra di governo convinta che le idee della destra, se portate avanti dalla sinistra, sono migliori. Come le ronde, tanto per far un esempio. Questo modo di fare politica a me non è mai piaciuto”.

La Bindi  ha poi difeso l’operato del partito: “quando noi e loro – gli ex Ds – abbiamo deciso la “comunione dei beni” dentro il Pd, io ho pensato che ci fossimo detti tutto. Per adesso non ho motivi di pensare il contrario, ma se c’è ancora qualcosa d chiarire, spero che venga fatto in fretta”.

L’intervista non è passata però inosservata agli occhi dei suoi compagni di partito, che avrebbero imputato, secondo il Giornale, lo sfogo della Bindi al raggiungimento di un obiettivo preciso: candidarsi al posto di Pier Luigi Bersani alle primarie e vincerle per andare a Palazzo Chigi.