Caso Ruby: la Camera si prepara a votare il conflitto di attribuzione con i pm

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Se la procura di Milano dovesse continuare a tenere in mano l’inchiesta sul caso Ruby, senza passarla al Tribunale dei ministri, la Camera potrebbe sollevare, su richiesta dei legali del premier, il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale. Con una Relazione messa a punto prima dalla Giunta per le autorizzazioni e poi dall’Aula, che in un caso del genere vota a maggioranza assoluta (cioè con almeno 316 voti a favore) ma, a differenza della settimana scorsa, a scrutinio segreto.

Niccolò Ghedini sostiene che per imboccare questa strada “bisognerà attendere fino a quando il gip del capoluogo lombardo si sarà pronunciato sulla richiesta della Procura di sottoporre a giudizio immediato Berlusconi”. La Procura ha fatto slittare questa sua iniziativa, già annunciata per venerdì scorso in forza di una “prova evidente” del reato, ai primi giorni di questa settimana poiché deve sciogliere i residui dubbi giuridici sulla possibilità di perseguire il giudizio immediato solo per la concussione o anche per la prostituzione minorile di Ruby.

E’ ancora scontro tra governo e magistrati, dunque. Uno scontro all’ultimo sangue, visto che potrebbe essere anche la Procura a sollevare il conflitto di attribuzione nei confronti della Camera, non appena le verrà notificata la decisione di Montecitorio.