Ruby ai magistrati: “Dissi a Berlusconi che ero minorenne”

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

MILANO – Il presidente Berlusconi sapeva che Ruby era minorenne? C’è la prova che i due abbiano avuti rapporti a pagamento prima che lei compisse 18 anni? Da chi è nata la storia della nipote di Mubarak? Per cercare una risposta a questi interrogativi il quotidiano Repubblica cita alcuni documenti dell’inchiesta finora non pubblicati. Riguardano i verbali di interrogatorio di Ruby (qui il dossier completo) del 3 agosto 2010.

La ragazza era già nota dopo la notte del 27 maggio in Questura durante la quale intervenne proprio Berlusconi per farla affidare a Nicole Minetti. Ma gli investigatori inizieranno un’indagine, con tanto di intercettazioni telefoniche, solo più tardi. Quando Ruby litiga con la sua coinquilina e la polizia interviene nuovamente. Lei è minorenne, scappata da una comunità e dispone di parecchio denaro. Ecco che gli inquirenti si insospettiscono. Il 3 agosto Ruby è interrogata e inizia a raccontare partendo dal primo incontro con Berlusconi, il giorno di San Valentino 2010.

Giuseppe D’Avanzo scrive su Repubblica: “Ascoltiamo Ruby. Si deve tornare alla sera del 14 febbraio, giusto un anno fa. È la prima volta, dice Ruby, che incontra il capo del governo. … Berlusconi mi prese da parte e mi condusse in una stanza dove restammo soli. Mi disse che la mia vita sarebbe cambiata e, anche se non ha mai parlato esplicitamente di rapporti sessuali, non è stato difficile per me capire che mi proponeva di fare sesso con lui“.

Questa quindi è la versione di Ruby: lui le avrebbe fatto intendere cosa volesse, ma la mancanza – a detta della ragazza – di espliciti riferimenti a rapporti sessuali darà ampio margine di manovra agli avvocati di Berlusconi. Sempre secondo il racconto di Karima-Ruby, arrivata ad Arcore grazie a Lele Mora ed Emilio Fede, “Berlusconi mi consegnò una busta con 50mila euro…“. Dopo questi racconti i pubblici ministeri iniziano a tracciare il suo telefonino e scoprono che le visite nella villa di Arcore non sono state tre, come racconta la marocchina, ma molte di più. Scrive ancora D’Avanzo: “Tra il 14 febbraio e il due di maggio, Ruby è ad Arcore il 14 (domenica), il 20 (sabato), il 21 (domenica), il 27 (sabato), il 28 (domenica) febbraio 2010. E ancora, il 9 (martedì) marzo 2010 ; il 4 (domenica), il 5 (lunedì), il 24 (sabato), 25 (domenica – Festa della Liberazione), 26 (lunedì) aprile 2010. A maggio, il 1 maggio (sabato – Festa del lavoro) e il due (domenica). Quindici notti. In settantasette giorni, si contano sessantasette contatti telefonici. Quasi uno al giorno”.