Si vota sul caso Ruby: Berlusconi verso i 317, opposizione sconsolata. La maggioranza verso un nuovo record dopo le “fiducie”

Pubblicato il 3 Febbraio 2011 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “La maggioranza sarà presto ancora più ampia”. E’ la previsione, fatta a malincuore, di un giovane esponente del Pd, alla vigilia dell’ennesimo scontro tra maggioranza e opposizione. Arriva in aula giovedì pomeriggio alla Camera il caso Ruby: i deputati sono chiamati a votare il parere della Giunta per le autorizzazioni. La proposta è quella di restituire alla Procura di Milano gli atti con cui ha chiesto di poter perquisire gli uffici del ragioniere amministratore del premier, Giuseppe Spinelli, ritenendo competente il Tribunale dei ministri.

Stando ai conti fatti fino a mercoledì sera ancora una volta all’opposizione non riuscirà il blitz e il Pdl e Berlusconi incasseranno una vittoria: probabilmente ancora più solida delle ultime.Trecentoquindici voti saranno per il sì al parere della Giunta, calcolano con soddisfazione dal Pdl, qualcuno si spinge addirittura a darne per certi 317. Il che segnerebbe un record: vorrebbe dire la maggioranza assoluta dei 630 deputati che compongono l’Assemblea, per la prima volta dopo la rottura con Fini.

Mentre alla Camera si diffondono voci incontrollate e poi smentite di possibili nuove carte in arrivo o addirittura fotografie, i pallottolieri prevedono a favore del parere della Giunta, oltre ai parlamentari del Pdl, della Lega, e del neonato gruppo di Iniziativa responsabile, anche Calogero Mannino e Francesco Nucara. Poi ci sono alcuni deputati dati in bilico, come i due del Movimento per le Autonomie assenti una settimana fa in occasione della mozione di sfiducia sul ministro Bondi: “Tendenzialmente sarei per votare la relazione del Pdl, perché sono sempre per la difesa del deputato”, ammette uno di loro, Aurelio Misiti, “devo leggere le carte e poi prenderò una decisione”. Mentre il collega Ferdinando Latteri per il momento glissa: “L’Mpa seguirà una linea unitaria, ci sarà una riunione del gruppo e decideremo”.

Dall’opposizione sono certi di essere compatti nell’Italia dei valori e nell’Udc. Anche nel Pd, dove però ci saranno quattro assenti sicuri per malattia. Dopo l’incontro dei giorni scorsi tra Pannella e Berlusconi, hanno temuto un possibile colpo di scena dei sei Radicali: paura rientrata, anche la pattuglia pannelliana voterà contro la relazione della Giunta.

In Futuro e Libertà sarà assente per gravidanza una deputata; si dà per acquisito il voto del ribelle Barbareschi, nonostante l’incontro con il premier dei giorni scorsi (“voto come Fli”, garantisce) ma non è sicuro quello di Giuseppe Consolo, che mercoledì non ha partecipato al pranzo del gruppo. “Non ho ancora deciso, lo farò dopo la riunione del gruppo sul tema”.

Tiene col fiato sospeso anche il Liberaldemocratico Tanoni: si è parlato di un suo possibile avvicinamento al Pdl, “i Liberal Democratici sono e restano un partito di opposizione”, è intervenuto ieri per smentire. Ma i compagni di avventura del Terzo Polo ancora ieri sera non giuravano sul suo voto.

Infine ci sono i due esponenti della Svp, Karl Zeller e Siegfrid Brugger, che in altre occasioni si sono astenuti ma oggi potrebbero votare con l’opposizione: “Il parere della Giunta ci lascia molto perplessi. E comunque quando si è trattato di votare provvedimenti ad personam ci siamo sempre espressi contro”, ricorda Brugger.

Oggi alle tre sarà tutto esaurito alla Camera. Ma la suspence è bassa: anche dall’opposizione, sussurrano sconsolati, si aspettano una nuova sconfitta.