Regione Sardegna: niente tagli agli stipendi nonostante il referendum anticasta

Pubblicato il 13 Giugno 2012 - 21:45 OLTRE 6 MESI FA

CAGLIARI – A sorpresa, grazie ad un emendamento notturno, i consiglieri regionali della Sardegna riavranno le indennità di carica che erano state bocciate da un referendum “anticasta”. Nonostante la pronuncia popolare, la situazione relativa all’ammontare delle indennità per gli 80 consiglieri resta sostanzialmente invariata rispetto agli importi aggiornati al 2011.

Per ripristinare quanto cancellato con il referendum del 6 maggio scorso, è bastato un emendamento alla legge sui contratti di collaborazione della pubblica amministrazione che conferma un centinaio di “precari”. Sul punto si è consumata anche una spaccatura interna ai Riformatori, con alcuni consiglieri che, al momento della votazione, hanno abbandonato l’Aula.

Apparentemente sono apportati tagli alle varie voci – indennità di carica, diaria e contributo per i gruppi – compresi fra il 20 e il 30%, ma i parametri su cui sono applicati sono indennità e rimborsi spese in vigore al 31 dicembre 2003, successivi ad un aumento di stipendio dei parlamentari (cui è agganciato quello dei consiglieri regionali), entrato in vigore nell’autunno precedente. Vanificando de facto tutti gli aggiustamenti successivi a quella data.