Scelta Civica, scissione rimandata. Verso la resa dei conti martedì 29

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Ottobre 2013 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA
Scelta Civica, scissione rimandata. Ma divisioni restano

Mario Monti (foto Ansa)

ROMA – Scissione rimandata, ma resta la fibrillazione in Scelta civica. La riunione del gruppo al Senato si è conclusa con il voto sulle dimissioni da capogruppo di Gianluca Susta  potrebbe essere soltanto il prologo di una divisione. Che, come scrive l’agenzia Public Policy,  potrebbe arrivare già martedì.

Con l’approvazione di un documento, che ribadisce l’unità del gruppo e dà il benservito a Susta, i ‘popolari’, tra cui i senatori Udc, hanno oggi conquistato la maggioranza del gruppo al Senato. Sono loro, adesso, a dettare la linea. Da quanto si apprende, subito dopo la riunione, che è durata quattro ore, Gianluca Susta e i sei senatori ‘montiani’ che lo sostengono, si sono chiusi in un riunione nello studio del capogruppo uscente.

Sempre secondo Public Policy

da fonti interne si apprende che quanto emerso dalla riunione al Senato oggi non è nient’altro che il prologo della scissione. E che i ‘montiani’ stiano appunto riflettendo sul come procedere. A breve, martedì prossimo, ci sarà una nuova riunione del gruppo al Senato in cui si dovrà eleggere il nuovo capogruppo. I nomi più accreditati sono quelli di Lucio Romano o Andrea Olivero. Proprio in quella sede i ‘montiani’ potrebbero decidere di uscire dal gruppo e fondarne uno proprio con meno di 10 componenti e che quindi, per regolamento, dovrebbe avere lo stesso nome del partito che si è presentato alle elezioni, ovvero Scelta civica con Monti per l’Italia. Che la scissione sia tutt’altro che superata lo dimostrano anche i voti espressi nel corso della riunione odierna sul documento di Mauro.

Il documento era in tre parti: la prima di sostegno al governo Letta è stato votato all’unanimità. Le altre due parti invece riguardano il mantenimento del gruppo unico e le dimissioni di Susta. Queste ultime due sono state votate solo dai ‘popolari’, che sono: Gabriele Albertini, Pier Ferdinando Casini, Antonio De Poli, Aldo Di Biagio, Salvatore Tito Di Maggio, Angela D’Onghia, Luigi Marino, Maria Paola Merloni, Andrea Olivero, Lucio Romano, Maurizio Rossi e il ministro della Difesa Mario Mauro.