Sondaggio, centrosinistra al 42%, centrodestra al 30%. Flop Monti, crolla Grillo

Pubblicato il 3 Gennaio 2013 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni 24-25 Febbraio, Pd avanti. Male Monti e Grillo (foto LaPresse)

ROMA –  La coalizione di centrosinistra stabile e sopra il 40%, quella di centrodestra che tiene staccata di 10 punti, Mario Monti che non sfonda e Beppe Grillo che continua un lento e inesorabile declino. Sono i risultati di un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli per il sito di informazione AffariItaliani.it.

Il Partito Democratico, secondo la rilevazione, si attesta da solo al 33% dei voti, in calo leggero, dello 0.5%, rispetto al sondaggio precedente, datato 17 dicembre. Ai voti del Pd vanno però aggiunti il 6% di Sel di Nichi Vendola e un 3% di altri partiti di centrosinistra. In totale la coalizione raccoglierebbe circa il 42% dei voti. Un punteggio che gli assicurerebbe una chiara maggioranza alla Camera e una possibile vittoria anche in Senato.

Tiene, anzi recupera qualcosa, il centrodestra. Il Pdl è al 17% (-0.5% rispetto a dicembre). Ma il dato va letto aggregato: al Pdl, infatti, vanno aggiunti il 2% di Fratelli d’Italia del trio composto da Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto, il 2% di Intesa Popolare  e il 3% della Destra. In totale fa 24% cui, se dovesse alla fine esserci un accordo, si può aggiungere il 6% della Lega Nord. In totale, quindi, Berlusconi potrebbe arrivare attorno al 30%.

La vera delusione della rilevazione di Piepoli riguarda invece il cosiddetto Listone Monti. Secondo il Sondaggio, infatti, Udc, Fli, e Luca Cordero di Montezemolo totalizzerebbero il 12% dei voti, la metà di quelli della galassia berlusconiana. Un punto in più dell’altra forza politica in difficoltà, il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo accreditato dell’11%, con 3 punti in meno rispetto al 17 dicembre.  Percentuale modesta anche per gli arancioni di Antonio Ingroia accreditati, secondo il sondaggio, del 5%.  

Nonostante tutto, insomma, sembra profilarsi un nuovo scontro bipolare tra il “vecchio” centrodestra e il centrosinistra con quest’ultimo favorito. Monti e Grillo hanno poco meno di due mesi per invertire la tendenza.