Tav, Cofferati: “Non si può morire per una ferrovia”

Pubblicato il 1 Marzo 2012 - 09:12 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''E' incomprensibile e preoccupante che per difendere le proprie convinzioni si metta a rischio la vita: e non di fronte a violazioni della liberta' o alla negazione di diritti democratici, ma per un atto materiale come la costruzione di una ferrovia''. L'europarlamentare del Pd Sergio Cofferati, intervistato dalla Stampa, commenta cosi' quanto accaduto a Luca Abba', il manifestante caduto dal traliccio, e parla di ''uno scarto evidente e drammatico tra certi gesti e gli obiettivi che si intendono raggiungere''.

L'ex segretario della Cgil fa un invito alla ''lucidita'''. ''Non chiedo al movimento di rinunciare alle sue ragioni, ma di capire che la strada imboccata li portera' rapidamente all'isolamento'', dice.

Ed aggiunge: ''I valligiani che manifestano da anni contro l'alta velocita' possono fare un passo di lato per evitare che il loro legittimo dissenso venga utilizzato da elementi esterni per altri fini''. La Tav, tuttavia, ''e' fondamentale per il corridoio europeo'' e ''oggi modifiche dell'opera sono impensabili''.

Cofferati interviene anche sull'attacco ''incomprensibile'' a Gian Carlo Caselli. ''Ne ignorano il rigore professionale e l'onesta' intellettuale – dice – e perfino la modalita' con cui ha operato ed e' intervenuto''.