Terremoto Haiti, Bertolaso attacca: esperienza L’Aquila non è servita

Pubblicato il 2 Febbraio 2010 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

«Spostare il G8 all’Aquila aveva un obiettivo: far toccare con mano ai grandi della Terra la sofferenza di chi è stato colpito da un terremoto e fargli capire come gestire un’emergenza: un’esperienza che però non è servita». Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è alla Maddalena, proprio lì dove si doveva tenere originariamente il G8 di inizio estate. E proprio da questo posto torna a criticare la gestione da parte della comunità internazionale del terremoto ad Haiti.

Terremoto Haiti. «Cullavo un sogno – dice, mentre fa un sopralluogo nelle strutture del G8 – speravo che i grandi del mondo, vedendo quello che è successo con il terremoto dell’Aquila toccassero con mano la sofferenza e l’impatto che il terremoto ha sulla gente. Cullavo l’illusione che capissero cosa si deve fare quando c’é da gestire un terremoto».

E invece, prosegue il capo della Protezione Civile, «oggi mi rendo conto che ciò non è servito e il sogno cullato non si è realizzato. Quello che sta accadendo a molti chilometri dall’Aquila, come ripetono anche oggi giornali nazionali e internazionali, lo dimostra».

Bertolaso poi ribadisce che da parte sua «non c’é mai stata nessuna polemica su Haiti. Io ho espresso un parere da tecnico non contro un sistema e un intervento di un Paese, ma di una comunità internazionale che ha tutti i mezzi per intervenire e non è stata capace, nell’emergenza e dopo, di farlo».

La Maddalena. Parlando invece delle strutture realizzate nell’isola sarda in vista del summit dei Grandi del mondo, Bertolaso assicura che «non sono in stato di abbandono, anche se c’é qualche lavoro di manutenzione da fare»: ma anzi, sottolinea, nell’isola è stata fatta «la più grande bonifica di sempre», che ha permesso di trasformare un luogo che era «una fogna in un polo navale e turistico» tra i più importanti del Mediterraneo.

Bertolaso respinge quindi al mittente le critiche sulle condizioni delle strutture . «Noi non abbiamo nulla da nascondere ma dire che qui c’é uno stato di abbandono è una bugia. Certo – aggiunge – ci sono cose da sistemare e lavori in corso ma mi pare che non vi siano segni di serio abbandono. Tutti gli hotel della Costa Smeralda hanno in questi mesi invernali una manutenzione minima e vengono invece preparati per l’arrivo della stagione. Accadrà la stessa cosa qui alla Maddalena, dove saremo pronti per la Louis Vuitton Cup di metà maggio».

Scherzando poi con i giornalisti, il Capo della protezione civile risponde a chi gli chiede della possibilità di una sua nomina a ministro degli Esteri: «Può essere un’ipotesi – dice – ma se parliamo del Kenya o di Mozambico».

«Quella del presidente del Consiglio – aggiunge Bertolaso – è stata una grande espressione di stima, che ho molto apprezzato, soprattutto per gli uomini e le donne della Protezione civile». Quanto all’ipotesi di un ministero della Protezione civile, Bertolaso sottolinea che sarebbe «una sorta di diminutio, perché il capo della Protezione civile è oggi il presidente del Consiglio, in quanto il dipartimento è sotto la Presidenza del Consiglio».