Toto-ministeri, ognuno vuole il suo: gioco sul web

Pubblicato il 26 Maggio 2011 - 19:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – A ciascuno il suo. La proposta leghista del decentramento dei ministeri dà vita alle aspirazioni più o meno sopite di decine di città in tutta Italia. E così sul web impazza un vero e proprio toto-ministeri. Questa volta il “gioco” non consiste nell’assegnare un politico ad un dicastero, in genere questo si fa poco dopo le elezioni, ma di “collegare” un ministero ad una città.

Data per scontata (o quasi) l’idea del ministero dell’Economia a Milano (d’altronde c’è la Borsa), anche altre città avanzano più o meno seriamente le proprie “candidature”. Se gli internauti collegano Torino allo Sviluppo economico, su internet spuntano anche alcune proposte inaspettate come la Sanità in Calabria ed il Turismo a Venezia. Il dicastero della Pubblica Istruzione? Ovviamente a Bologna “la dotta”.

Mentre quello dei Beni Culturali non può  non andare a Firenze. Se ironicamente il sottosegretario Carlo Giovanardi ne aveva chiesto uno per l’antico ‘Ducato di Modena’, spunta anche quello delle Pari Opportunita’ a Salerno perché – è il ragionamento – il ministro Mara Carfagna  è originaria della città campana. La Difesa? Se la contendono Bari e Taranto; mentre per competenza il ministero dell’Interno va a Palermo. Nella contesa piu’ o meno seria si inserisce come outsider la città di Parma. Il sindaco ”senza arrivare a chiedere un ministero” chiede almeno ”l’Agenzia nazionale per la Sicurezza Alimentare”. Ovviamente anche Napoli avrà il suo, ma non e’ stato ancora deciso quale. C’è poi una proposta che appare realmente sensata: e se si trasferissero tutti i servizi su internet? .