Tremonti, Trichet, Marcegaglia… e al bar caffè a 7 euro senza scontrino

Pubblicato il 5 Settembre 2011 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’era Giulio Tremonti e c’era Jean Claude Trichet, il ministri italiano dell’Economia e il presidente della Bce. E c’era Angelino Alfano segretario del Pdl ed Emma Marcegaglia presidente di Confindustria. E c’erano Roberto Maroni, ministro degli Interni e c’erano i banchieri e gli economisti di tutta Europa e di mezzo mondo. E c’è stato anche Giorgio Napolitano, sia pure solo in video conferenza. C’erano tutti nella tre giorni di Cernobbio, alla grande riunione sullo stato del debito, della crescita, dell’euro, perfino dell’Occidente. E per tre giorni al bar di Villa d’Este, sotto gli occhi di tutti, il caffè è stato servito al prezzo di sette euro a tazzina. Senza scontrino, scontrino che il cameriere non portava mai. Dovevi chiederlo lo scontrino e, a richiesta, producevi un’attesa scontrosa dello scontrino. Piccolissima ma nitidissima fotografia dell’Italia: tutte le autorità, luogo prestigioso, seriosissimo incontro, paese quasi sul baratro, echi della grande lotta al debito e all’evasione fiscale e…niente scontrino al bar. E nessuno, tranne un pignolo cronista de La Stampa che ha preferito restare anonimo per non vedersi mai più servito il caffè, ha detto o notato nulla al riguardo. Siamo fatti così, assolutamente saggi o del tutto pazzi, non ci prendiamo sul serio, neanche stavolta.