Bossi: “Scettico sul vertice a tre. Al primo ‘no’ di Fini si vota”

Pubblicato il 17 Ottobre 2010 - 19:15 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Il governo va avanti, ma Umberto Bossi non crede che durerà e non fa nulla per nasconderlo.  ”Se qualche volta non passa una legge, allora sappiamo che bisogna andare a votare” ha spiegato il  ministro delle Riforme, parlando  a margine dell’inaugurazione di una sede della Lega.

Dove può cadere il governo? I leader leghista è sicuro: la giustizia ”è uno dei possibili campi minati, ma non è detto nemmeno lì, perché secondo me i parlamentari e soprattutto la sinistra hanno paura di andare alle elezioni e quindi assisteremo a una sinistra che dà il voto a Berlusconi”.

Vertice a tre, Bossi scettico. Su un incontro al vertice con Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini per garantire il futuro del governo Bossi è perplesso e lo dice a chiare lettere: ”Io sono scettico, non ho un potere taumaturgico per risolvere tutti i problemi, che a volte sono personali, come fai a risolverli?”.

”La gente – ha spiegato il senatur – avverte come un caos la politica e in effetti questo caos c’è e ognuno ha la sua soluzione: Calderoli dice che dobbiamo fare l’accordo, l’incontro fra me, Berlusconi e Fini, pero’ io sono scettico, non ho potere taumaturgico”.

Riconteggio in Piemonte, “rischio per la democrazia”. Sul riconteggio dei voti delle elezioni Regionali in Piemonte Bossi ribadisce la sua posizione: ”Sono cose che è  meglio che non avvengano, perché una volta che succede si rischia davvero di incrinare il rapporto democratico delle elezioni, e non conviene nemmeno alla sinistra”.

Bossi ha poi detto di trovare strano il comportamento della magistratura che potrebbe mettere in discussione la elezione del leghista Roberto Cota sulla rivale Mercedes Bresso. ”Non si capisce come faccia la magistratura a ragionare – ha argomentato il leader leghista -: perché per la Bresso basta la croce sul partito e per Cota serve la croce sia sul nome del partito sia su quello di Cota? La legge è uguale per tutti, sono cose che è meglio che non avvengano”.

“Non conviene a nessuno che vada così – ha concluso Bossi -, secondo me neppure alla sinistra anche se capisco che non voglia perdere, ma ha perso e qui non c’è niente da fare”.