C’era quella di D’Alema, ora Veltroni fa “Democratica”, la sua Fondazione

Pubblicato il 11 Febbraio 2010 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA

Walter Veltroni

Walter Veltroni raduna i suoi uomini per il lancio di “Democratica”. Sarà la “Fondazione” dell’ex segretario del Pd e vice presidente del Consiglio ai tempi di Prodi. Come sempre si dice in questi casi, “non un partitino” e neanche una “corrente”. Certo è che Massimo D’Alema ha da tempo la sua Fondazione e ora l’avrà anche Veltroni. In “Democratica” con Veltroni ci saranno ovviamente i parlamentari e gli uomini e le donne del partito a lui più vicini. Ma anche altri, tra cui Marco Minniti, l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei due governi D’Alema della XIII legislatura.

I primi nomi: Salvatore Vassallo, Enrico Morando, Giorgio Tonini, Walter Verini, Andrea Martella, Roberto Morassut. Per ora la riunione per il lancio di “Democratica”, che doveva restare segreta, è stata rinviata e all’incontro era stato chiamato anche lo scrittore Umberto Eco, anche se ancora non ha dato l’ok definitivo per entrare nella Fondazione.

Intanto sarà presto necessario anche un chiarimento con Dario Franceschini. In “Area democratica” convivono, ultimamente a fatica e con contrasti, tutti colore che hanno appoggiato la candidatura Franceschini alle primarie vinte da Bersani e i veltroniani. Uniti da idee comuni e condivise, come la difesa delle primarie e la vocazione maggioritaria del partito, ma discordi sulla conduzione della partita e delle candidature per le elezioni regionali.

Piero Fassino potrebbe uscire da “Area Democratica” (come riferisce il Corriere della Sera) dopo un pranzo riservato con Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema. I veltroniani chiedono a Franceschini di smettere di mediare sempre e comunque con la maggioranza interna del partito.

Agli uomini del primo segretario Pd non sono piaciute le scelte di Franceschini: sia in Umbria, con la rinuncia di Mauro Agostini a candidato alle primarie e sia al Copasir, con la nomina di D’Alema.