Veneto: il Pdl locale mugugna contro la candidatura leghista alla presidenza della regione

Pubblicato il 19 Ottobre 2009 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA

Sulla candidatura di un leghista alla guida del Veneto c’è l’accordo del vertice (Bossi-Berlusconi) ma la base forzista sembra non rassegnarsi e, senza clamore ma con fermezza, continua a sostenere  il presidente uscente Galan. Nella serata di lunedì 19 ottobre è atteso il Presidente del Consiglio a Venezia: i fedelissimi di Galan gli chiederanno di ascoltare le ragioni del Pdl locale contrario ai diktat della Lega.

Già ad Asolo il giorno prima erano stati chiari, sfilando in corteo e ricevendo tra l’altro il significativo appoggio del presidente della Camera Gianfranco Fini. D’altra parte, che gli ex An non vedano di buon occhio la candidatura leghista e anzi sostengano Galan non è un mistero per nessuno. Lo ha ribadito anche il ministro La Russa intervistato da Fabio Fazio domenica a “Che tempo che fa”.

Galan nel frattempo aspetta una comunicazione ufficiale e ripete a tutti la stessa cosa: «Io resto in campo» – ribadisce – senza escludere l’eventualità di una corsa in solitario, con una propria lista cercando il consenso al di là del perimetro ufficiale della maggioranza. L’Udc è ovviamente interessata. Nel Pd il sindaco di Venezia Massimo Cacciari sprona il partito a trovare subito un concorrente credibile ma cè chi, come il predecessore Paolo Costa, insegue progetti di grosse koalition, salvando il meglio della politica «del soldato Galan» e sbarrando la strada alla Lega, «inadatta – secondo lui –  a governare né il Veneto né l’Italia».