Veneto, per Casini appoggiare Galan servirà ad arginare l’imposizione centrista voluta da Bossi

Pubblicato il 17 Ottobre 2009 - 17:23 OLTRE 6 MESI FA

«Una grande lista per il Veneto ai Veneti di fronte all’imposizione centralista che vuole dare alla Lega la regione». È ciò a cui sta pensando il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini dopo che il Pdl ha “scaricato” il governatore Giancarlo Galan a favore di un candidato leghista.

Per Casini infatti «il Pdl ha consegnato alla Lega le chiavi della politica italiana e quello che sta succedendo in Veneto è gravissimo: da Roma si interviene in modo centralistico per obbligare il Pdl a cedere alla Lega la presidenza della regione». Insomma, ha proseguito Casini che si trovava a Bologna per un incontro di partito «il federalismo sembra valere per tutte le regioni, salvo che per il Veneto» dove «questa posizione evidenzia il gioco scoperto del ricatto che la Lega sta facendo a Berlusconi in un momento di debolezza».

Dunque, è la proposta del leader Udc «credo che tutte le forze di opposizione debbano dare un supplemento di intelligenza e generosità» allo scopo di creare «una lista anche senza insegne di partito nel nome della centralità della regione: una visione sturziana per rispondere all’arroganza».

Insomma Casini non vuole che «la Lega abbia il Nord nelle sue mani» e il primo passo per arginare il Carroccio deve essere il Veneto attraverso proprio il sostegno che il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa ha promesso al governatore uscente Giancarlo Galan.

Casini poi ha parlato delle alleanze del suo partito in vista delle regionali: «La strada maestra  è quella di andare da soli in Emilia Romagna come nel resto del Paese». Per questo, ha concluso, «sfidiamo due finti partiti che non sono d’accordo su nulla nemmeno al loro interno, a dimostrare che c’è qualcuno in grado di non delegare a loro il futuro del nostro Paese».