Violata la legge elettorale, a processo il sindaco di Catania

Pubblicato il 2 Dicembre 2009 - 21:33 OLTRE 6 MESI FA

Il sindaco di Catania Raffaele Stancanellio

Avrebbero utilizzato la sede di una pubblica amministrazione, la sala Dusmet dell’ospedale Garibaldi di Catania, durante il periodo di “garanzia” elettorale, cioè entro 45 giorni dal voto: è la violazione contestata dalla Procura etnea all’allora direttore generale del nosocomio, Giuseppe Navarria, al figlio Francesco, consigliere comunale del Pdl, e agli allora candidati, e poi eletti, sindaco, Raffaele Stancanelli, e presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione.

Il reato ipotizzato nei loro confronti, in concorso, è di violazione della legge elettorale, punita con una multa, e di turbamento di pubblico servizio per la presenza all’incontro di dipendenti ospedalieri durante l’ora di lavoro. Il processo, dopo la citazione diretta in giudizio disposta dal sostituto Alessandro La Rosa, si terrà il 7 luglio del 2010 davanti la terza sezione penale del Tribunale monocratico.

L’episodio contestato risale al 5 giugno del 2008, poche settimane prima del voto per le comunali e le provinciali a Catania. L‘allora direttore generale del Garibaldi avrebbe organizzato un’incontro tra i dipendenti con i tre candidati, che durò meno di un’ora, nella sala Dusmet dell’ospedale. La riunione fu ripresa da uno dei partecipanti che, tramite un legale, presentò un esposto alla Procura. Le indagini sono state eseguite dalla Digos della Questura.