Cina. Aumenta bilancio militare, e più di quanto dichiarato

Pubblicato il 4 Marzo 2011 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA

Soldati dell'Esercito di Liberazione del Popolo

PECHINO, CINA – Il governo di Pechino ha annunciato che la Cina aumenterà il suo bilancio militare del 12,7 per cento quest’anno, un ritorno ad un incremento di due cifre che non mancherà di suscitare inquietudine nella regione.

La crescente potenza militare del Paese, rileva la Reuters, ha coinciso con un atteggiamento diplomatico più assertivo, dimostrato l’anno scorso con battibecchi col Giappone e il Sud Est Asiatico riguardo ad isole contese, ed a litigi con gli Stati Uniti riguardo agli scambi commerciali, alla parità dello yuan ed ai diritti umani.

Il portavoce del parlamento cinese Li Zhaoxing ha reso noto che nel 2011 il bilancio difensivo sarà di 601,1 miliardi di yuan (65 miliardi di euro), a fronte di 532,1 miliardi di yuan l’anno scorso. Ma svariati esperti ritengono che le spese di mantenimento dell’Esercito di Liberazione del Popolo (2,3 milioni di soldati) siano molto più alte di quanto il governo sia disposto ad ammettere.

”E’ universalmente scontato che questi numeri sono solo marginalmente vicini al totale delle spese reali. Da un punto di vista generale, ciò significa che i cinesi intendono incrementare il loro bilancio difensivo infischiandosene di quali sono le cifre dichiarate al resto del mondo”, dice Dean Cheng, esperto di affari cinesi alla Heritage Foundation di Washington.

La Cina, ora la seconda potenza economica mondiale, afferma spesso che il suo bilancio difensivo impallidisce a confronto con quello degli Stati Uniti e che le sue spese militari hanno carattere difensivo. Un mese fa il Pentagono ha reso noto che il bilancio difensivo americano nel 2012 sarà di 553 miliardi di dollari (395 miliardi di euro), superiore di 22 miliardi a quello del 2010.

Ma la Cina nei mesi scorsi ha anche preso vistose iniziative, una delle quali quando ha sperimentato per la prima volta un caccia-bombardiere stealth (invisibile) proprio mentre lo scorso gennaio era in visita a Pechino il segretario alla difesa americano Robert Gates. La Cina potrebbe inoltre lanciare la sua prima portaerei quest’anno, con 12 mesi di anticipo su quanto si aspettavano gli analisti militari di Washington.

”L’esercito rappresenta una potente forza nel processo decisionale nazionale, ed è ovvio il desiderio del governo di segnalare al pubblico ed ai nazionalisti che la Cina continuerà a diventare sempre più forte”, osserva Rory Medcalf, analista presso il think tank australiano Lowy Institute.