Costa d’Avorio: Gbagbo getta la spugna, pronto alla resa. La Francia: “Questione di ore”

Pubblicato il 5 Aprile 2011 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Sta per gettare la spugna, è pronto alla resa il presidente destituito della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, sta negoziando la propria partenza dal Paese. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé.

”Sono al corrente” di trattative in corso, ha spiegato Juppé, interpellato sull’argomento durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo romeno Teodor Bocaschi. ”Ci auguriamo che i combattimenti cessino il prima possibile”, ha aggiunto, ”ci auguriamo che Gbagbo non si intestardisca”.

C’è stata un’mprovvisa svolta di guerra in Costa d’Avorio dove gli elicotteri della missione Onu (Onuci), affiancati da quelli della missione francese ‘Liocorno’, hanno lanciato ieri 4 aprile pesanti raid militari ad Abidjan con l’obiettivo dichiarato di neutralizzare le armi pesanti utilizzate dai fedelissimi di Laurent Gbagbo, il presidente uscente che si rifiuta di lasciare il potere, contro i civili.

Secondo quanto riferito da testimoni e da fonti Onu ad Abidjan, gli elicotteri francesi hanno colpito il campo militare di Agban, una delle basi dei fedelissimi di Gbagbo. Mentre secondo altre testimonianze, un altro accampamento pro-Gbagbo, quello di Akouedo, è stato colpito da missili sparati da elicotteri delle Nazioni Unite. Questi ultimi hanno anche sparato contro il palazzo e la residenza di Gbagbo ad Abidjan.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama appoggia con forza l’azione dell’Onu e della Francia in Costa d’Avorio e ribadisce che l’ex presidente Laurent Gbagbo deve lasciare il potere il piu’ presto possibile.