Irlanda-Gb. Governo Dublino chiude ambasciata presso la Santa Sede

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA

L'ambasciata irlandese presso il Vaticano

DUBLINO, IRLANDA – La decisione del governo irlandese di chiudere l’ambasciata presso la Santa Sede non sara’ revocata, almeno non nell’immediato. Lo ha detto oggi il vice primo ministro e ministro degli esteri di Dublino Eamon Gilmore. Gilmore ha detto alla rete tv Rte che la decisione verra’ riesaminata solo nel contesto di migliori condizioni finanziarie in Irlanda o se il Vaticano rivedra’ la sua richiesta di avere due edifici separati per l’ambasciata in Italia e quella presso la Santa Sede.

Dublino – ha aggiunto Gilmore, ha incaricato David Cooney, ambasciatore non residente presso la Santa Sede, di aprire colloqui con il Vaticano non appena le sue credenziali saranno accettate. ”Non e’ questione di fare un compromesso. Abbiamo preso una decisione e la manteniamo. Se il Vaticano mostrera’ flessibilita’ sulla questione dei due edifici separati mostreremo flessibilita’ pure noi”, ha detto Gilmore.

La scorsa settimana, quasi tre mesi dopo la nomina, il nuovo nunzio papale in Irlanda, l’arcivescovo Charles John Brown, ha presentato le credenziali al presidente Michael Higgins impegnandosi a ”fare quanto e’ in suo potere” per rafforzare le relazioni tra Santa Sede e Dublino. Brown era stato nominato nunzio dal Papa lo scorso novembre al posto di monsignor Giuseppe Leanza, passato alla nunziatura di Praga dopo esser stato richiamato la scorsa estate da Dublino per ”consultazioni”.

A innescare le iniziali tensioni tensioni tra il governo della cattolicissima Irlanda e la Santa Sede era stata la pubblicazione del rapporto Cloyne sulla pedofilia nelle diocesi irlandesi. L’Irlanda aveva deciso di chiudere l’ambasciata presso la Santa Sede già a novembre, ma la scelta era stata attribuita a motivi economici e non per ragioni diplomatiche nei rapporti tra Vaticano e Irlanda.