Guerra in Ucraina, i dubbi dei politici russi. La giornalista indipendente Rustamova: “Previsioni apocalittiche”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 13 Marzo 2022 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
Guerra in Ucraina, i dubbi dei politici russi. La giornalista indipendente Rustamova: "Previsioni apocalittiche"

Guerra in Ucraina, i dubbi dei politici russi. La giornalista indipendente Rustamova: “Previsioni apocalittiche” (foto Ansa)

I vertici del Cremlino sembra stiano “denunciando privatamente” come un disastro l’invasione di Putin in Ucraina. Gli agenti USA hanno poi avvertito che l’ormai isolato leader russo potrebbe scagliarsi con rabbia contro la resistenza dell’Ucraina utilizzando piccole armi nucleari in alcune città del Paese.

La preoccupazione intorno a Putin

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Farida Rustamova giornalista indipendente ex Bbc Russia ha affermato che i vertici di Mosca non hanno mai creduto che Putin sarebbe entrato in guerra. Probabilmente mentre la guerra va avanti e le sanzioni si fanno sentire sono scoraggiati e fanno previsioni “apocalittiche” sulle settimane e sui mesi a venire. Alla domanda su come i politici russi stessero reagendo alla crisi, una fonte ha detto a Rustamova:”Pronunciano con attenzione la parola disastro. Nessuno se ne rallegra. Molti capiscono che si tratta di un disastro e cercano in qualche modo di scendere a patti con questo”.

I capi dell’intelligence USA hanno bollato Putin come un leader “arrabbiato” e isolato, frustrato dal fatto che l’ invasione dell’Ucraina non sia andata secondo i piani e ha lanciato provocatorie minacce nucleari all’Occidente.

L’ipotesi peggiore

Alcuni hanno espresso in privato la preoccupazione che, nella peggiore delle ipotesi potrebbe ordinare il dispiegamento di mini-atomiche su una città. William Burns, direttore della CIA, ha detto ai legislatori statunitensi che è probabile ora Putin “proverà a schiacciare l’esercito ucraino senza riguardo per le vittime civili”. In un’audizione al Congresso sulle minacce globali, ha affermato che il leader russo è stato “per molti anni un mix di rancore e ambizione” e ha considerato l’invasione dell’Ucraina una questione di “profonda convinzione personale”. Burns ha aggiunto che con Putin sotto pressione, il “sistema” da lui creato di una cerchia di stretti consiglieri sta diventando “sempre più ristretto”. Ma con questo sistema “le persone non fanno carriera mettendo in discussione o contestando il suo giudizio”.