Khatami denuncia: le confessioni dei riformisti non sono valide perchè “estorte in condizioni speciali”

Pubblicato il 26 Agosto 2009 - 17:26 OLTRE 6 MESI FA

Netta presa di posizione dell’ex presidente riformista iraniano Mohammad Khatami, che ha definito «non valide» le confessioni rese dagli esponenti riformisti sotto processo a Teheran per i disordini post elettorali. Le ammissioni di aver organizzato una «rivoluzione di velluto» contro la Repubblica islamica sono state, secondo Khatami, «estorte in condizioni speciali».

Saeed Hajjarian, un alleato dell’ex presidente, aveva chiesto scusa al popolo iraniano per aver commesso «grandi errori durante le elezioni, presentando delle analisi sbagliate» e i giudici hanno chiesto per lui la massima pena, accusandolo di attività contro la sicurezza nazionale, un reato che può essere punito con la pena di morte.

Altre confessioni erano state rese da esponenti moderati quali l’ex viceministro dell’Interno Mostafa Tajzadeh e l’ex viceministro degli Esteri, Mohsen Aminzadeh. Ancora, il sociologo irano-americano Kian Tajbakhsh, che lavorava con George Soros, aveva rivelato che Khatami incontrò a New York il miliardario americano nel 2006, dichiarazioni che l’ex presidente ha definito «false nel quadro di una tendenza distruttiva».