La Turchia richiama i suoi diplomatici in Siria

Pubblicato il 30 Maggio 2012 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

ANKARA – Il governo turco ha ordinato all’incaricato d’affari di Damasco e ai diplomatici siriani di lasciare il paese entro 72 ore, ha reso noto il ministero degli esteri di Ankara.

La decisione interviene all’indomani di una analoga misura presa da diversi paesi occidentali fra cui l’Italia dopo la strage di civili, e di bambini, venerdi a Hula.

In una nota il ministero degli esteri di Ankara ha accusato il regime siriano di essersi reso responsabile a Hula, dove sono stati uccisi 108 civili, metà dei quali bambini, di ”un crimine contro l’umanità”. ”Non ci è possibile restare muti e non reagire davanti a un tale atto, che ha il carattere di un crimine contro l’umanità” si legge nella nota. ”Questo crimine contro civili non può rimanere impunito” aggiunge il ministero degli esteri turco.

Dall’inizio della crisi in Siria le relazioni tradizionalmente buone fra Damasco e Ankara si sono progressivamente deteriorate. La Turchia ospita circa 20mila profughi turchi, fra cui numerosi disertori dell’esercito, e diversi dirigenti dell’opposizione.