Non solo Moretti e Sorrentino a Cannes: ci saranno anche Amelio, Molaioli e Crialese?

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 16:48 OLTRE 6 MESI FA

Nanni Moretti

ROMA – Non solo Moretti e Sorrentino al festival di Cannes, ma molto probabili anche Amelio, Molaioli e Crialese e a sperare è pure Calopresti con il documentario sulla storia del Pci.

Dopo la doccia fredda del festival di Berlino che si apre oggi 9 febbraio con una presenza italiana ai minimi storici – nessun film tricolore in concorso, e tre opere nelle altre sezioni ossia ‘Qualunquemente’ di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese in Panorama, ‘Gianni e le donne’ di Gianni Di Gregorio in Special e ‘Le quattro volte’ di Michelangelo Frammartino in Culinary Cinema – l’Italia potrebbe avere la sua rivincita sulla Croisette a maggio. Habemus Papam di Nanni Moretti e This must be the place di Paolo Sorrentino sono dati praticamente per scontati, visto che si tratta di due autori da sempre apprezzati a Cannes, dai tempi di Caro Diario, 1994, migliore regia alla Palma d’oro nel 2001 per La stanza del figlio, al Caimano in concorso nel 2006 per Moretti a Le conseguenze dell’amore, sua opera seconda, a L’amico di famiglia e al Divo, premio della giuria nel 2008, per Sorrentino.

Entrambi i registi sono al montaggio e le date di uscita gia’ fissate. Habemus Papam, definito dal regista una ‘commedia dolorosa’ in cui lui interpreta uno psicanalista che ha in cura il Pontefice (Michel Piccoli), ha nel cast anche Jerzy Stuhr, Margherita Buy, Renato Scarpa ed e’ certamente tra i film piu’ attesi: 01 lo distribuira’ sembra il 15 aprile, un mese prima del festival (11-22 maggio). In pieno montaggio e’ anche Sorrentino che scaramanticamente evita di nominare il festival di Cannes coltivandone ovviamente la speranza: il film, tutto internazionale, girato in inglese in Irlanda e Stati Uniti, con la star Sean Penn protagonista nei panni di una rock star annoiata che va alla ricerca di quello che fu il persecutore del padre, un ex criminale nazista che si nasconde negli Stati Uniti, e’ previsto nelle sale italiane dal 20 maggio, una data che Medusa non ha scelto casualmente.

A sperare di entrare nel programma ufficiale di Cannes 2011 è Gianni Amelio con Il primo uomo, un film di produzione maggioritaria francese (coprodotto in Italia da Cattleya), tratto dal libro postumo di Albert Camus, interpretato da Claudia Cardinale, Jacques Gamblin, Maya Sansa, girato in Algeria seguendo la storia del protagonista, un quarantenne francese che ritorna nel suo luogo di nascita, dopo aver visitato, nella Manica, la tomba del padre morto durante la prima guerra mondiale.

E buone possibilita’ nella selezione di Thierry Fremaux le ha certamente Terraferma di Emanuele Crialese, una coproduzione italo-francese, una storia di immigrazione, viaggi e speranza, dall’Africa all’Italia in direzione del suo lembo piu’ estremo, Linosa, una storia, come l’ha voluta definire il regista di Respiro, sul conflitto tra turismo e immigrazione e con un cast tutto siciliano (Filippo Pucillo, Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello, Tiziana Lodato, Mimmo Cuticchio). Uscirà il 4 marzo, ma secondo gli ambienti cinematografici potrebbe andare in una sezione del festival anche Andrea Molaioli che, dopo l’ottimo esordio della Ragazza del lago, è molto atteso con Il gioiellino, storia del crack Parmalat con un cast guidato da Toni Servillo. Punta a Cannes anche Mimmo Calopresti con il documentario Anch’io ero comunista che ricostruisce il Pci attraverso immagini e interviste a registi, sceneggiatori e appassionati, da Scola a Lizzani, da Bellocchio a Bertolucci a Pietro Ingrao.