“Le nostre donne sono sexy, quelle democratiche sono brutte”: polemiche per il video dei repubblicani del Minnesota

Pubblicato il 23 Agosto 2010 - 11:53| Aggiornato il 24 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Se  in Italia la destra inserisce all’interno della competizione politica la questione estetica (vedi le battute di Berlusconi su Rosy Bindi), negli Stati Uniti i repubblicani realizzano sull’argomento addirittura un video.

All”insegna dello slogan “our woman are just hotter” (le nostre donne sono più sexy), sul sito internet dei repubblicani del Minnesota è apparso infatti un video in cui le candidate e sostenitrici del partito conservatore Usa sono messe a confronto sul piano fisico con quelle dei democratici.

La canzone che accompagna il tutto è “She’s a lady” di Tom Jones. Ad inaugurare la sequenza di foto è una Sarah Palin in calzoncini “patriottici”. Dopo la ex candidata alla vice-presidenza, segue una sequenza di repubblicane celebri, passando da politiche di primo piano come Michelle Malkin e Michele Bachmann a sostenitrici del mondo dello spettacolo, come l’attrice e sex-symbol anni ’80 Bo Dereck o la modella ed ex attrice di “Baywatch” Angie Harmon.

Dopo una brusca pausa, la musica cambia ed inizia una sequenza di foto particolarmente mal riuscite di donne democratiche, dalla first-lady Michelle Obama a Hillary Clinton, dalla speaker della Camera Nancy Pelosi all’anchor-woman Rosie O’Donnel, il cui volto è inserito con un fotomontaggio sul corpo del terrorista kuwaitiano prigioniero di Guantanamo Khalid Sheikh Mohammed.

Il video ha provocato le immediate proteste da parte dei democratici, che lo hanno definito “offensivo e sessista”, oltre che della stampa, ma anche alcune esponenti dello stesso partito Repubblicano si sono opposte a questa rozza campagna voluta dai loro colleghi uomini.

Sotto tutte queste pressioni i responsabili dell’iniziativa hanno deciso di rimuovere il video, non senza criticare però la totale “mancanza di sense of humour” degli avversari di fronte a quella che per loro rappresenta “una semplice evidenza”.

Tutto questo succede mentre l’amministrazione di Obama continua a premiare le donne  nominandole, nell’ultimo anno e mezzo, esperte di nucleare, spie, e ambasciatrici.

Ecco il video in una versione ancora disponibile su You Tube: