Tensione tra Mosca e Tokyo, il premier nipponico Kan: “Un oltraggio la visita di Medvedev alle Curili”

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA

Naoto Kan

TOKYO – Il Giappone riaccende il ”doloroso” capitolo delle dispute territoriali con la Russia: la visita di novembre del presidente, Dmitri Medvedev, alle Curili del Sud, le isole a nord di Hokkaido occupate dall’ex Urss con un blitz alla fine della Seconda Guerra Mondiale e rivendicate da Tokyo con il nome di Territori del Nord, è ”un oltraggio imperdonabile”.

Il premier nipponico Naoto Kan è intervenuto al Kudan Kaikan di Tokyo, nella sala dell’ex club degli ufficiali delle forze armate, e ha ricordato ”una sfida molto importante” per la politica estera del Paese assicurando ai 1.500 partecipanti (ex residenti delle isole e attivisti) alla cerimonia annuale sulla ”restituzione dei Territori del Nord”, di voler lavorare ”con tenacia alla composizione delle controversie con la Russia”.

Una posizione durissima quella del premier, alle prese con un parlamento spaccato e una popolarità al 21%, per un sondaggio della tv Tbs. A stretto giro arriva la reazione di Mosca: ”La federazione russa non rivedrà né oggi né domani la questione della propria sovranità sulle isole Curili”, ha ribattuto il consigliere diplomatico del Cremlino, Serghiei Prikhodoko, mentre il ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, ha definito come ”francamente non diplomatiche” le parole di Kan, che ”si distinguono fortemente dal tono rispettoso e positivo che aveva caratterizzato l’incontro” tra i due leader nel 2010, a margine del Forum dell’Apec tenutosi in Giappone.

La commemorazione dei Territori del Nord cade ogni anno il 7 febbraio in ricordo del ”Trattato di commercio, navigazione e delimitazione territoriale” (7 febbraio 1855) firmato da Russia e Giappone e che affidava a Tokyo la sovranità sulle isole. Ma quest’anno si sono aggiunti elementi nuovi. Dopo Medvedev, primo leader a recarsi nell’arcipelago, si sono avute altre missioni, tra cui quelle del vice primo ministro, Igor Shuvalov e, appena venerdì, del ministro della Difesa, Anatoly Serdyukov.

Non è un caso che la stampa abbia preso di mira l’azione russa e i nazionalisti nipponici abbiano cominciato da ieri l’assedio dell’ambasciata russa con più determinazione del solito, con i soliti minivan muniti di altoparlanti da cui si alternano slogan e canzoni patriottiche. Mentre in giornata la strada principale d’accesso alla sede diplomatica è stata presidiata da centinaia di poliziotti in tenuta anti-sommossa. Il ministro degli Esteri, Seiji Maehara, sarà giovedi a Mosca per colloqui con Lavrov ”per gettare le basi di un summit tra Kan e Medvedev”. Ma la strada è tutta in salita.

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